Imperia: Il nonno-vigile di 87 anni non basta per aiutare il figlio paraplegico, la protesta di una mamma

La donna si è rivolta all’avvocato Giulio Bettazzi perché si possa trovare al più presto una soluzione
Imperia.Il problema riguarda il pulmino che passa a prendere i ragazzi disabili per accompagnarli all’Isah, il Centro di Riabilitazione Polivalente, di Imperia. Fino a qualche tempo fa il pulmino era messo a disposizione dal Comune con un addetto che aiutava i ragazzi nel salire sul pulmino, li assicurava, se necessario – quelli sulla sedia a rotelle – e ne garantiva l’assistenza durante il viaggio. Poi, per ragioni di spesa, il Comune di Imperia ha eliminato il servizio, dandolo in appalto alla Riviera Trasporti.
Per cui adesso vi è un pulmino della Rt con autista dipendente. Per quanto attiene alla assistenza durante la salita e il viaggio si è scelta la strada dei “nonni-vigili”. Il fatto è che viene chiesto a persone di 70/80 anni di assistere ragazzi con gravissime disabilità, bloccati su sedia a rotelle, paraplegici, autistici, in alcuni casi anche ragazzi aggressivi che possono mettere a repentaglio sia la propria vita che quella degli stessi “nonni-assistenti”.
E così l’avvocato Giulio Bettazzi si fa portavoce della protesta della mamma di un ragazzo disabile che ogni giorno viene trasportato presso l’Isah di Imperia con un pulmino della Rt. “L’assistenza al trasporto viene svolta da un signore di 87 anni che, per limiti fisici, proprio non riesce a provvedere adeguatamente alla situazione – dice il legale – La mia assistita ha segnalato in diverse occasioni la situazione al Comune di Imperia senza ottenere però alcun risultato apprezzabile. Si trova, pertanto, di fronte alla decisione se non mandare più il figlio presso l’Isah o mandarlo comunque con tutti i rischi del caso. Perché un signore di 87 anni non è in grado di contenere ed assistere i ragazzi disabili normalmente trasportati su questo pulmino. Senza nulla togliere al pensionato che, certamente, potrà essere impiegato in altri lavori socialmente utili – sottolinea il legale – rimane il fatto che, ancora una volta, per motivi di tagli, si sia deciso di mettere a rischio la vita dei disabili”.