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Il gioco online e il fisco: alcune informazioni utili per il 2016

5 ottobre 2016 | 17:01
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Il gioco online e il fisco: alcune informazioni utili per il 2016

I consumi per il gioco digitale in Italia sono aumentati negli ultimi 3 anni. Secondo i dati raccolti per il biennio 2014-2015 nel nostro Paese nonostante la crisi economica, il consumo del gioco online non conosce tregua

I consumi per il gioco digitale in Italia sono aumentati negli ultimi 3 anni. Secondo i dati raccolti per il biennio 2014-2015 nel nostro Paese nonostante la crisi economica, il consumo del gioco online non conosce tregua. Gli utenti infatti non rinunciano al gioco visto che nel corso del 2015 sono stati spesi quasi 900 milioni di euro, un dato significativo specie se messo a confronto con quello precedente del 2013, pari a 726 milioni di euro, che a sua volta aveva già registrato un incremento dello 0,5%. Su tutti sono i casinò online a dettare la linea. Seguono scommesse sportive e poker online. Da un punto di vista fiscale le cose sono cambiate, per quanto riguarda il gioco con il subentro della cosiddetta differenziazione delle aliquote Tasi. Questo tipo di differenziazione riguarda nello specifico i locali dove sono presenti le macchinette fisiche. Il ministro dell’Economia ha motivato questo tipo di scelta dichiarando che era necessario un cambio di rotta per quanto riguarda i tributi locali, fatto che rientra in via generale nell’autonomia impositiva riconosciuta agli enti locali.

E’ interessante notare il volume d’affari che si muove attorno ai casinò online. Si tratta di un settore di tipo industriale che opera ormai da quando il gioco è stato legalizzato e liberalizzato. Da questo punto di vista, è bene ricordare che abbiamo dati solo recenti visto che in un primo momento in Italia il gioco non era considerato legale e quindi non c’erano sale da gioco né casinò che potevano operare nel nostro Paese. In seguito avvenne invece la liberalizzazione e così il proliferare dei cosiddetti casinò e sale da gioco virtuali. Visto l’alto livello di domanda, specie per il fenomeno mediatico del poker online e dei casinò venne istituito un regolamento che tutelava il giocatore e i siti di gioco come William Hill, con una tradizione quasi secolare, attraverso l’ente autonomo AAMS che rende legale e trasparente il gioco digitale.

Inoltre per quanto riguarda la tassazione attuale quelli che sono i proventi derivanti dalla vincita scontano una ritenuta alla fonte nella misura del 10% se corrisposte da soggetti titolari di partita iva sostituti d’imposta. Da un punto di vista fiscale quello che un giocatore vince online è da considerarsi come un reddito diverso, appartenente alla stessa categoria degli affitti, del lavoro dipendente o autonomo, secondo quanto inquadrato dall’articolo 67 del Tuir alla lettera D del comma 1. E’ però importante capire se il gioco online ha sede legale nel nostro territorio oppure all’estero, come spesso avviene. In qual caso è corretto oltre che utile effettuare una scorporatura ritenuta dalle imposte eventualmente da versare in seguito in Italia sempre stando attenti a leggere cosa dicono eventualmente le convenzioni contro le doppie imposizioni. Si tratta in effetti di una materia abbastanza vasta, ed è bene comunque documentarsi o chiedere consiglio al proprio commercialista.