Giornata Europea contro la tratta di esseri umani, PD: “In Liguria i progetti a favore delle vittime sono senza finanziamenti”
I consiglieri regionali del Pd Pippo Rossetti, Valter Ferrando e Raffaella Paita: “La regione si impegni a trovare i fondi per garantire il servizio”
Liguria. Domani 18 ottobre è la Giornata Europea contro la tratta di esseri umani e in Liguria c’è grande preoccupazione su questo tema. Tanto che i consiglieri regionali del Pd Pippo Rossetti, Valter Ferrando e Raffaella Paita hanno presentato una mozione che chiede alla Regione di finanziare i progetti a favore delle vittime della tratta.
I tre esponenti del Partito Democratico ricordano che questo tipo di attività era coperta da un finanziamento che arrivava fino all’agosto scorso e che il suo proseguimento nei 15 mesi successivi “era subordinato all’ammissione a un bando di finanziamento emesso dal dipartimento della Pari opportunità della presidenza del Consiglio dei ministri”.
La Regione Liguria, però, sottolinea Paita “non è riuscita a rispettare i tempi di consegna del bando, determinando il mancato finanziamento del progetto che avrebbe permesso la continuità di finanziamento dei servizi esistenti su tutto il territorio ligure”. Un problema non da poco per “i Comuni, le Province e la Città Metropolitana di Genova che in questi anni hanno messo in piedi una rete strutturata di ascolto che ha intercettato – continuano Rossetti – più di 1600 vittime della tratta solo a Genova, orientandole ai servizi del territorio e offrendo loro, quando possibile, un’accoglienza protetta”.
Questi progetti si intersecano anche col lavoro fatta dal sistema di accoglienze che fa capo al Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugia (SPRAR), ai Centri di Accoglienza Straordinaria (CAS) e alle Commissioni territoriali della protezione internazionale dove, ogni giorno, emergono situazioni di persone che dichiarano di essere vittime di tratta.
“Interrompere il servizio in attesa di azioni da parte del Dipartimento delle Pari opportunità – precisa Rossetti – significherebbe sia interrompere i percorsi in essere, privando le donne della possibilità di avere accesso a una vita libera, sia perdere l’esperienza maturata dagli operatori”.
E così visto che l’11 agosto scorso, in una nota, la Regione aveva detto che “non viene esclusa la possibilità di reperire comunque fondi necessari al finanziamento del progetto”, Rossetti, Ferrando e Paita chiedono alla Giunta Toti di impegnarsi “a reperire nel proprio bilancio le risorse economiche necessarie a mantenere l’attività a favore delle donne vittime della tratta su tutto il territorio ligure, in modo da poter chiudere tutto il 2016 e finanziare gli 11 mesi del 2017, in attesa del nuovo bando nazionale”. Sarebbe un impegno importante, che onorerebbe la ricorrenza del 18 ottobre, istituita per dire un no deciso alla schiavitù di esseri umani.