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Festa dei nonni, perché si festeggia oggi?

2 ottobre 2016 | 13:08
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Festa dei nonni, perché si festeggia oggi?

Il significato e la storia di una ricorrenza diffusa in tutto il mondo per ringraziare il ruolo sociale che i nonni ricoprono ogni giorno

Sanremo. Oggi, il 2 ottobre, in provincia di Imperia così come in tutta Italia è la Festa dei nonni, un’intera giornata dedicata alla dolce e simpatica figura di nonni e nonne, termini che originariamente derivano dal greco antico: Νόννος, Nónnos, che significa “venerabile, puro, santo”. 

E’ una ricorrenza civile diffusa in tutto il mondo per ringraziare il ruolo sociale che ricoprono ogni giorno. Da generazioni la figura dei nonni è sempre stata utile alla società ma soprattutto all’interno del nucleo familiare. Molti bambini infatti sono stati cresciuti dai nonni visto che i genitori dovevano lavorare. Sono una figura importantissima perché con la loro saggezza ed esperienza insegnano ed aiutano chi ne ha bisogno, proteggendo i propri cari proprio come se fossero degli “Angeli custodi”.

Tale ricorrenza però non è festeggiata in tutto il mondo nello stesso giorno. In gran parte dei paesi l’evento è festeggiato nel mese di settembre o di ottobre. In Italia si festeggia appunto oggi.

Nella tradizione cattolica, i nonni festeggiano come loro patroni i santi Gioacchino ed Anna,genitori di Maria e nonni di Gesù, che vengono celebrati il 26 luglio. La data del 2 ottobre coincide con il ricordo liturgico degli Angeli custodi nel calendario dei santi cattolico.

La festa dei nonni è stata creata negli Stati Uniti nel 1978 durante la presidenza di Jimmy Carter su proposta di Marian McQuade, una casalinga del Virginia Occidentale, madre di quindici figli e nonna di quaranta nipoti. La McQuade iniziò a promuovere l’idea di una giornata nazionale dedicata ai nonni nel 1970, lavorando con gli anziani già dal 1956. Riteneva, infatti, come obiettivo fondamentale per l’educazione delle giovani generazioni, la relazione con i loro nonni.

Negli Stati Uniti la festa nazionale dei nonni (in inglese, National Grandparents Day) viene celebrata ogni anno la prima domenica di settembre dopo il Labor Day.

Nel Regno Unito, introdotta nel 1990, dal 2008 viene celebrata la prima domenica di ottobre.

In Canada viene celebrata dal 1995 il 25 ottobre.

In Francia, i nonni e le nonne sono festeggiati ogni anno separatamente. La festa della nonna, già dal 1987, la prima domenica di marzo. Dal 2008 è stata introdotta la festa del nonno la prima domenica di ottobre.

In Estonia la festa dei nonni, introdotta nel 2010, viene celebrata la seconda domenica di settembre.

Ma perché in Italia si festeggia proprio oggi?

Storicamente nasce per volontà di Franco Locatelli (Presidente dell’Unione Nazionale Florovivaisti – Unaflor), Arturo Croci, Wim Van Meeuwen e Walter Pironi del comitato ufficiale della festa dei nonni 1997.

Questa festa è stata istituita, come ricorrenza civile per il giorno 2 ottobre di ogni anno, con la Legge 159 del 31 luglio 2005 per celebrare appunto l’importanza del ruolo svolto dai nonni all’interno delle famiglie e della società in generale.

La legge ha istituito anche il «Premio nazionale del nonno e della nonna d’Italia», che il Presidente della Repubblica assegna annualmente a dieci nonni, in base a una graduatoria compilata dall’apposita commissione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali e del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca.

Ai nonni è stato dedicato anche un fiore ufficiale per celebrare questa festa che è il Non-ti-scordar-di-me.

Il suo nome scientifico è myosotis, una parola greca che significa “orecchie di topo”, dalla forma della foglia. In Italia è presente in tutte le regioni con un numero variabile di specie.

Secondo la tradizione, la denominazione di “non-ti-scordar-di-me” sarebbe legata a una leggenda germanica, secondo la quale Dio stava dando il nome alle piante quando una piantina, ancora senza nome, gridò: “Non ti scordar di me, Dio!” e Dio replicò: “Quello sarà il tuo nome!”.

Secondo una più recente leggenda, il nome sarebbe invece legato a un avvenimento occorso lungo il Danubio, in Austria: due giovani stavano scambiandosi le promesse attraverso il simbolo di questo fiore, ma lui cadde nel fiume e le gridò tale frase come promessa di eterno amore.

Dagli antichi il non-ti-scordar-di-me era considerato un’erba sacra ed era usata nella preparazione di medicamenti per gli occhi.

Perciò se non avete pensato ad un regalo speciale un bel Non-ti-scordar-di-me sarebbe molto azzeccato per far sapere ai propri nonni l’importanza che hanno nella vostra vita.

Non resta che augurare “Buona Festa a tutti i nonni”.