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Estetiste fai da te, l’appello degli esperti di settore: “Affidatevi solo a personale qualificato”

18 ottobre 2016 | 13:16
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Estetiste fai da te, l’appello degli esperti di settore: “Affidatevi solo a personale qualificato”

Negli ultimi anni in provincia di Imperia sono aumentati i casi di consumatori vittime di trattamenti estetici improvvisati e casalinghi

Imperia. “Affidatevi solo a mani esperti, rivolgetevi unicamente a personale qualificato per effettuare i vostri trattamenti di bellezza. Solo così non correrete il rischio di compromettere la vostra salute”. E’ questo l’appello delle estetiste e degli organi competenti della Riviera dopo i numerosi casi di clienti giunte allarmate nei loro saloni perché vittime di un nuovo fenomeno sociale, l’abusivismo estetico.

“L’abusivismo” – spiega Carlo Bosio, presidente dell’Unione CNA Benessere della Provincia di Imperia – “oltre a costituire un rischio per i consumatori, provoca un importante danno economico a quelle imprese che operano nella legalità, toglie dignità a chi ha affrontato un lungo, e spesso costoso, percorso di formazione certificata e abbassa il valore dell’esperienza. Non solo: costituisce un serio problema per lo Stato e le amministrazioni locali. Prezzi troppo bassi, considerando i costi fissi quali affitto, energia elettrica, acqua, attrezzature, prodotti e  personale sono solo possibili se non si rispettano le norme, si utilizzano prodotti non regolamentari o di bassa qualità, se si opera con scarsa professionalità, e si reitera l’evasione fiscale o contributiva”.

Ma chi sono gli abusivi? “Gli abusivi” – prosegue il Presidente – “possono essere persone che non hanno la qualifica richiesta dalla legge, coloro che esercitano senza osservare le precauzioni di igiene e di sicurezza previste e con prodotti non controllabili. Gli evasori di tasse e contributi, coloro che abusano degli strumenti del lavoro accessorio etc… Questi  possono procurare malattie derivanti dalla scarsa igiene degli strumenti e dei locali utilizzati, possono usare e vendere prodotti che causano pericoli alla salute, possono mettere a rischio la sicurezza del cliente”.

“Da tempo CNA” – aggiunge Bosio – “è impegnata nella lotta contro il fenomeno dell’abusivismo nel settore del benessere e della bellezza. Sono tanti i motivi di preoccupazione: dall’evasione fiscale totale alla mancanza di igiene fino ai mancati controlli per la qualità e alla concorrenza sleale sui prezzi per chi deve pagare tutto e non può lavorare sottocosto. Per questo CNA Imperia ha aderito alla campagna lanciata dalla CNA Nazionale rivolta alle Istituzioni: una petizione attraverso la quale si chiedono controlli più efficaci sugli irregolari ed un sistema più efficiente di qualifica ed aggiornamento per chi vuole diventare operatore del benessere. Non solo, opera costantemente per la promozione e l’aggiornamento della categoria anche organizzando iniziative formative con la collaborazione e la partecipazione delle istituzioni e degli organi preposti al controllo”.

Di fatto la formazione per svolgere l’attività di estetista, come disciplina la Legge 4 gennaio 1990 n. 1, prevede un corso biennale di 1800 ore comprendente uno stage formativo presso un’azienda e un esame che permette all’allieva di lavorare alle dipendenze. Per aprire un’attività autonoma serve invece un altro anno di formazione con un altro esame annesso.

“Bisognerebbe affidarsi sempre agli esperti del settore” – commenta Mara Zeloni, direttrice della Scuola di Formazione “Estetica è..” di Arma di Taggia –. “Gli allievi, per quel che riguarda la formazione, devono rivolgersi a Scuole /Accademie Riconosciute che abbiano dei Provvedimenti Dirigenziali regionali in atto. Bisogna frequentare corsi triennali. E’ assolutamente necessaria per conseguire tutte le qualifiche e le giuste competenze che servono per lavorare sia alle dipendenze, che in maniera autonoma. Avendo avuto un centro estetico per trent’anni, come estetista, posso dire di aver sempre lavorato attenendomi alle normative igienico sanitarie a tutela dei clienti finali e inoltre, mi sono sempre affidata a collaboratori qualificati”.

La qualificazione professionale è dunque la prima garanzia di cui dispone il consumatore per essere soggetto a interventi estetici sicuri. L’impiego di determinati prodotti, il ricorso a tecniche certificate, attrezzature sterili e sanificate sono condizioni essenziali per sentirsi tutelati e caratteristiche di cui gli operatori abusivi non dispongono. Anzi, talvolta questi non hanno neppure le conoscenze base necessarie, come emerge dalla testimonianza di Sonia, estetista di Ventimiglia regolarmente iscritta a Confestetica: “Sempre più spesso tratto casi di clienti che giungono disperate nel salone presso cui lavoro perché, dopo essersi affidate ad abusivi, si ritrovano, ad esempio, con le mani e le unghie piene di funghi. Questo significa che le persone a cui si sono rivolte non sapevano neppure come l’unghia fosse formata e quali prodotti usare. E anzi, al riguardo è opportuno proprio sottolineare l’importanza di rivolgersi a chi utilizza prodotti testati, gli unici sicuri. Magari possono avere un costo maggiore ma la nostra salute non ha prezzo. Diffidate da chi svolge trattamenti in casa, diffidate da chi vi fa pagare poco, diffidate da chi non ha una qualificate esposta. Solamente così potrete tutelare il vostro benessere”.