Dopo quasi 50 anni tornano i Viva la Gente Sanremo

Sanremo. Ad oggi sono già più di settanta le adesione, perché forte è la voglia di tornare a ridere e cantare insieme in nome di un mondo migliore. La serata conviviale che il gruppo corale e coreografico Viva la Gente Sanremo ha organizzato per sabato 29 ottobre all’hotel Marinella sarà un vero amarcord, sulle note di quelle voci che torneranno a far vibrare il cuore. L’idea della rimpatriata nasce pochi mesi fa dal responsabile del Centro Lina Lanteri Giovanni Mangione, e da Gianni Campanelli che si sta occupando della pianificazione, “sulla scia della morte di uno dei ponenti della vecchia guardia, il grande amico Franco D’Este”.

Una storia lunga quasi cinquant’anni quella di Viva la Gente Sanremo che si costituì sul fondamento “amore, onestà, purezza e altruismo” bandiera dell’organizzazione statunitense Up With People la cui missione dichiarata è quella di superare le barriere culturali e creare comprensione globale attraverso il servizio e uno spettacolo musicale.

Il 23 febbraio del ’69 Viva la Gente Sanremo debuttò al Teatro dell’Opera del Casinò di Sanremo. In quell’anno quasi tutta la Riviera ammirò gli spettacoli del turismo dell’amicizia: Sanremo, Bordighera, Imperia, passando per Arma, Ventimiglia, Diano, così come Alassio, Laigueglia ed altri centri che videro il Sing Out passare con entusiasmo. Poi, d’un tratto, arrivarono gli impegni istituzionali. Ed ecco i giovani di allora, ormai coscienti del loro ruolo nella società, in giro per la Francia, la Spagna e in Tunisia dove, nel grande teatro Arena dell’antica Cartagine, il Sing Out con l’amore per la gente cancellò idealmente il sangue versato duemila anni prima su quella terra a causa dell’odio che aveva turbato la società romana. Nel giugno del 1970 il Sign Out partì per la Danimarca esibendosi in diverse città compresa quella di Amleto, portando ovunque il sole della nostra riviera. Grandi i consensi del pubblico, specie dopo i successi all’Ariston di Sanremo e poi ancora al Teatro dell’Opera del Casinò nel ’71.

Sofferta e meritata l’ultima grande fatica del Sing Out che, per sopravvivere, dovette riformare il suo gruppo. Ma anche questa volta i successi arrivarono puntuali, catapultando il gruppo musicale in televisione raggiungendo così tutte le famiglie italiane.

E oggi, come allora, il loro inno “Viva la gente” continua a gridare un messaggio forte e chiaro: “Noi vogliano che tutti gli uomini non più divisi in gruppi ideologici, ma singolarmente coscienti dei problemi del mondo, si ritrovino uniti in uno sforzo di ricostruzione pacifica della società”.