Bordighera, “Il DUP fa venire la depressione”: Lorenzi e De Vincenzi criticano il lavoro della giunta Pallanca

24 ottobre 2016 | 11:54
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Bordighera, “Il DUP fa venire la depressione”: Lorenzi e De Vincenzi criticano il lavoro della giunta Pallanca
Bordighera, “Il DUP fa venire la depressione”: Lorenzi e De Vincenzi criticano il lavoro della giunta Pallanca
Bordighera, “Il DUP fa venire la depressione”: Lorenzi e De Vincenzi criticano il lavoro della giunta Pallanca

Sviscerato in ogni dettaglio il documento unico di programmazione 2017-2019

Bordighera. Dopo tre anni e mezzo di amministrazione Pallanca, l’opposizione mostra i denti, facendo parlare, forse per la prima volta davanti alla stampa, tutta la propria rabbia oltre alla frustrazione di non avere possibilità di intervenire in modo attivo nella gestione della cosa pubblica.

“Bordighera in Comune è diventata una lista civica perché avevamo una grande ansia di costruire qualcosa per la città”, ha dichiarato in premessa il consigliere Mara Lorenzi, “Il nostro scopo non era quello di bisticciare, ma di costruire. Quello che presentiamo oggi, però, è una sorta di condanna irreversibile perché, dopo tre anni e mezzo, si denota che la giunta Pallanca è stata molto poco attenta a tutto ciò di cui Bordighera ha bisogno: il rilancio delle attività produttive”.

Ad essere oggetto di forti critiche, da parte di Mara Lorenzi e Luca De Vincenzi, è il DUP (Documento Unico di Programmazione) per il triennio 2017 – 2019. “184 pagine di citazioni di programmi elettorali e generalismi”, dice la Lorenzi, “Con una pochezza di offerte che è gravissima perché di fatto condanna Bordighera”.

Ad essere sottolineate, in modo particolare, sono le “mancanze nella sezione strategica ed operativa del documento”.

Turismo, sviluppo economico e competitività, agricoltura, relazioni internazionali, edilizia abitativa, trasporti e diritto alla mobilità, politiche per il lavoro, tutela della salute: queste le voci sviscerate da Bordighera in Comune.
La critica maggiore, visto l’importanza che ricopre il settore per la “città delle palme”, è sicuramente quella relativa al turismo: “Troviamo nel DUP l’ennesima ripetizione di voler destagionalizzare l’offerta turistica”, dicono i due consiglieri, “Poi c’è la volontà di partecipare a Pelagos e voler attrarre un turismo sensibile all’ambiente marino. Ma non c’è nessuna iniziativa specifica a parte quella di nominare un non meglio specificato “panorama di spettacoli” e “la messa a sistema delle dimore storiche”, oltre ad un grandioso investimento di 212mila euro”.
“Le precedenti amministrazioni spendevano 250 mila euro per Villa Regina Margherita”, ha aggiunto De Vincenzi, “Da quando è stata chiusa l’amministrazione si è trovata con 250mila euro da spendere per altro. Ma questi soldi come e dove sono stati spesi?”.

La richiesta di Bordighera in Comune è innanzitutto quella di partire dalla base, dotando la città di un ufficio IAT professionale: “Ringraziamo e lodiamo i volontari che lo tengono aperto, ma bisogna investire per la promozione turistica invece di riempire la città di fiere e mercati: se si guarda al programma si legge solo questo”.
Stesso discorso vale per l’agricoltura: “Nel DUP non si trova nulla per uno dei settori trainanti dell’economia bordigotta se non la citazione di attività di istituzione e regolamentazione dei mercati e dei posteggi mercatali destinati ai produttori agricoli. Si accenna inoltre ad un generico piano per facilitare l’attività dei pescatori”.
Per l’edilizia abitativa a prendere la parola è De Vincenzi: “Avevamo proposto abbassamento dell’IMU per chi affitta appartamenti come prima casa. Ma non è stato fatto nulla. Il comune continua a pretendere i soldi dai cittadini, però poi li vorremmo vedere utilizzati in servizi”.

Tutto da rifare anche per i trasporti e il diritto alla mobilità: “Servono facilitazioni in una città in cui i servizi sono minimi”, dichiara la Lorenzi, “Bisogna incentivare la mobilità su mezzi pubblici, ma non si fa nulla in tal senso”.
Scarna anche la sezione “politiche per il lavoro”, dove gli obiettivi operativi sono due: assistenza sociale e offerta di stage per studenti. Insomma, conclude De Vincenzi: “Questo è un programma depresso scritto da depressi”.