Argentina vs Massese 1-2: con due tiri in 90′ i toscani infliggono agli armesi la terza sconfitta consecutiva
I rossoneri però possono sicuramente recriminare un rigore negato su El Khayari trattenuto vistosamente in area al 79’
ARGENTINA 1 (38′ Leggio) – MASSESE 2 (27′ Gavoci, 77′ Biasci)
ARGENTINA: 1 Mani; 2 Lovin; 3 Benech; 4 Colantonio; 5 Tos; 6 Castaldo; 7 Piras; 8 Acampora; 9 Lo Bosco; 10 Costantini; 11 Ball; (12 Verderame; 13 Moro; 14 Leggio; 15 Bregliano; 16 El Khayari; 17 Federico; 18 Bertuccelli; 19 Fiacco; 20 Scioni). Allenatore: Nicola Ascoli.
MASSESE: 1 Barsottini; 2 Ndiaye; 3 Barsotti; 4 Checchi; 5 Mazzanti; 6 Guerci; 7 Remorini; 8 Cangemi; 9 Gavoci; 10 Zagaglioni; 11 Biaci; (12 Maccabruni L.; 13 Di Vito; 14 Vignali; 15 Maccabruni F.; 16 Moriconi; 17 Lorenzini; 18 Meite; 19 Dinelli; 20 Lucaccini). Allenatore: Giacomo Lazzini.
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Arbitro: sig. Mauro Cusanno di Chiavsso (collabortaoti: Vincenzo D’Acusti di Asti e Giacomo Ruga di Biella). Due tiri in porta in 90′ bastano alla Massese per affondare l’Argentina. La terza sconfitta consecutiva patita dai rossoneri armesi ha come teatro le oramai maledette mura casalinghe dello Sclavi. I ragazzi di mister Ascoli partono subito con un palo colpito da Balla al 6′. Ma sono gli ospiti, alla loro prima occasione, a infilare Manis al 27′ con Gavoci da distanza ravvicinata. Pareggia poi Leggio (subentrato a Costantini vittima di infortunio) di testa al 38′ su assist di Piras. Nel secondo tempo, al 77′ in contropiede su calcio d’angolo per i padroni di casa, Biasci segna il definitivo 2 a 1 per la Massese. Dopo lo svantaggia l’Argentina si butta all’attacco, ma senza concretizzare. I rossoneri però possono sicuramente recriminare un rigore negato su El Khayari trattenuto vistosamente in area al 79′: in questo caso (l’avanti marocchino tirerà sul portiere dopo il fallo) l’arbitro Cusanno applica il vantaggio in modo perlomeno discutibile. Entrambe le formazioni finiscono in dieci la partita.
Mister Ascoli : “Paghiamo caro quel poco che concediamo agli altri. Siamo dispiaciuti perché non ce lo aspettavamo. Adesso è il momento di iniziare a lavorare in silenzio “
DS Ciaramitaro : “Non ci sarebbe niente da dire, solo fare tutti insieme, specialmente i ragazzi, un bel esame di coscienza”