Vele d’Epoca d’Imperia “blindate” dalle forze dell’ordine, controlli anche in mare
Blindata la banchina di Calata Anselmi anche con uomini in borghese e in mare ci sono le motovedette della Capitaneria e gli acquascooter della Polmare
Imperia. Effetto Nizza sulle Signore del Mare. Forze dell’ordine a terra, ma anche in mare. Con l’inizio del raduno internazionale che si è aperto mercoledì pomeriggio a Imperia è scattata anche l’operazione “Vele d’epoca sicure”. Sono schierati in prima linea gli uomini della Capitaneria di Porto coordinati dal comandante Luciano Pischedda con venti gli uomini, solo della guardia costiera. Ma sono impegnati anche gli agenti della polizia marittima (nella foto di Inside Video di Imperia) che svolgono servizi di sicurezza nello specchio portuale accompagnando gli scafi in entrata e in uscita con due agenti in sella ad altrettanti acquascooter.
E a terra i controlli sono ancora più capillari. Tra stand espositivi e Borgo Marina vi sono le unità cinofile dei carabinieri, quindi gli artificieri della polizia, ma anche guardia di finanza e polizia municipale. Quest’ultima si occupa soprattutto del traffico con pattuglie dislocate in tutto il Borgo Marina fino a notte fonda.
Un piano di sicurezza studiato in due fasi: prima in prefettura e poi con un sopralluogo in banchina. Dopo l’attentato del 14 luglio a Nizza anche Imperia corre ai ripari e pertanto si è deciso di “blindare” il grande “padiglione del mare” di Porto Maurizio dove sono attese migliaia di persone tra velisti, armatori e appassionati lupi di mare.