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Vele d’Epoca, avventure di mare e storie d’amore tra gli 80 scafi di Imperia

7 settembre 2016 | 07:02
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Vele d’Epoca, avventure di mare e storie d’amore tra gli 80 scafi di Imperia

C’è anche Pelaschier, timoniere di “Azzurra”, la prima barca italiana che partecipò alla” America’s Cup”

Imperia. Storie di barche e di uomini che parlano di avventure di mare, ma anche di amori. Al diciannovesimo raduno delle Vele d’Epoca che si apre oggi a Imperia ci sono scafi di quella che un tempo fu la “Dolce vita” di Presidenti e capitalisti come “Manitou”, ovvero la “Casa Bianca galleggiante” appartenuta JFK e buen retiro di tante star di Hollywood.

Si racconta che, nella vasca da bagno tuttora situata a poppa, fosse sua ospite assidua Marylin Monroe che, le cronache del tempo, gli attribuivano come amante. L’imbarcazione è uno “yawl”costruito nel 1936 da M.M. Davis & Son yard a Solomans nel Maryland su disegno di Olin Stephen. Ma in regata fino a domenica, quando ci sarà la parata in mezzo al golfo di Imperia Oneglia, ci sono anche “Moonbeam IV” che è la quarta di una serie di scafi realizzati tra il 1858 e il 1920. La barca fu disegnato da William Fife III e varata nel 1914 nel cantiere dello stesso progettista a Fairlie, in Scozia. Ma è ricordata come un’imbarcazione principesca d’eccellenza. Era lo yacht che ospitò la luna di miele tra il Principe Ranieri di Monaco e la diva americana Grace Kelly. Nell’elenco delle ottanta “Signore del Mare” iscritte al meeting di Imperia trova posto anche “Kookaburra”, unico superstite della New York Yacht Club 50’ Class: concepito dalla mente di Nathanael Herreshoff e varato a Bristol nel 1913, è stato utilizzato per il charter nei Caraibi, poi abbandonato ed infine trasferito all’Herreshoff Museum per un lungo intervento di restauro conclusosi nel 2009.

Ritorna al raduno Panerai di Imperia anche “Emilia”, altro scafo storico. Fu commissionato nel 1930 ad Attilio Costaguta dal senatore Giovanni Agnelli. Altrettanto famoso è il nome de “Il Moro di Venezia”, imbarcazione nata nel 1975 per volere di Serafino Ferruzzi e regalata al figlio Arturo e al genero Raul Gardini. Due anni più tardi è stata anche la prima italiana della storia a girare l’isola del Fastnet in testa alla flotta.In regata c’è anche il “Tuiga”, varato il 20 maggio 1909 a Fairlie (Scozia) nel cantiere del suo architetto William Fife III, uno dei più famosi progettisti di yacht di tutti i tempi è uno dei più famosi velieri del mondo, ed è portabandiera dello Yacht Club Monaco essendo di proprietà del Principe Alberto, quindi “Capricia” che fu dell’Avvocato Gianni Agnelli, lo scafo ora appartiene alla flotta della Marina Militare.

vele d'epoca

Sulla banchina di Calata Anselmi di Imperia ci sono ormeggiati pronti a salpare per la prima regata anche scafi carichi di gloria sportiva. Come “Resolute Salmon”, nato dalla matita di Britton Chance e vincitore della One Ton Cup a Marsiglia nel 1976. E c’è anche “Eilean” che venne scelta dai Duran Duran per il loro album “Rio”.

A proposito di personaggi. Tra i primi arrivare in banchina vi è sicuramente il nome di Mauro Pelaschier, il velista di Monfalcone è un assiduo partecipante al raduno di Imperia. Un nome indimenticabile per la storia della vela italiana. Nel 1983 raggiunse una enorme popolarità come timoniere di “Azzurra”, la prima barca italiana che partecipò alla” America’s Cup”. Il raduno imperiese fa parte della terza tappa in Mediterraneo del Panerai Classic Yachts Challenge. Un’edizione impreziosita da due madrine d’eccezione ovvero le due atlete imperiesi Giulia Emmolo e Giulia Gorlero che hanno conquistato la medaglia d’argento con il Setterosa alle Olimpiadi di Rio de Janeiro, ma anche dalla Marina Militare che è presente con una mostra di modelli navali in scala 1:100 tra cui Nave Vespucci, Nave Palinuro, Orsa Maggiore, Capricia, Sagittario.