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Uno Communications: probabile la prescrizione per il manager Carlo Capacci

26 settembre 2016 | 19:20
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Uno Communications: probabile la prescrizione per il manager Carlo Capacci

Due società finire nel mirino della procura per aver emesso fatture per servizi non effettuati

Imperia. Il reato contestato è quello di frode fiscale. L’accusa sosterrebbe che l’azienda Uno Commnications che fa capo a Carlo Capacci avrebbe avuto un ruolo attivo in merito ad una operazione di compravendita di traffico telefonico, in modo tale che due ditte fornitrici (nel mirino anche la Helvetia Com di  Marco Cornia ndr) avrebbero evaso l’Iva per una cifra di 2 milioni di euro. Ma il sindaco-manager ha sempre detto di essere tranquillo. Ed ha ragione di esserlo. Perchè quella vicenda, per la quale era stata aperta un’indagine dal sostituto procuratore Antonella Politi, quasi certamente cadrà in prescrizione.

Finirà così negli archivi la tesi della procura circa il presunto mancato versamento dell’Iva, sia da parte dell’azienda oggetto della verifica, sia di una seconda. E in quella circostanza era emerso anche il presunto coinvolgimento della “Uno Communications”: l’ipotesi è che avesse appunto “aiutato” una delle due società, la “Helvetia Com”, nel commettere la frode. Situazione che risale a nove anni fa ma che ha visto indagare nel 2013 il nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza.

L’indagine sarebbe partita dopo una segnalazione all’Agenzia delle Entrate dopo un controllo incrociato sulle ditte fornitrici. Al primo cittadino erano stati sequestrati, in via cautelativa, alcuni immobili, terreni, garage e i conti correnti personali e della società per un valore complessivo di circa 1,7 milioni di euro. Sequestri ridotti dopo la richiesta dell’avvocato Giancarlo Giordano, difensore dell’amministratore Carlo Capacci. La difesa del manager-sindaco, tra l’altro, ha sempre sostenuto che si trattava di una partita di giro che però non avrebbe comportato alcun illecito penale.

Manca ancora un’udienza che dovrebbe segnare la fine di un caso che aveva agitato anche questioni politiche in Comune. Un’udienza era stata rinviata dal mese di luglio e poi c’era stato anche un cambio del giudice da Maria Grazia Leopardi (trasferita a Fermo ndr) a Donatella Aschero ed ora è tutto al vaglio del presidente del tribunale Eduardo Bracco.