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Torna all’antico splendore la Meridiana storica di Borgo Marina sulla facciata della vecchia Capitaneria

8 settembre 2016 | 16:58
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Torna all’antico splendore la Meridiana storica di Borgo Marina sulla facciata della vecchia Capitaneria

Restaurato dal Civ Borgo Marina e dalla guardia costiera l’orologio solare fatto realizzare dal capitano di vascello Giuliano Carzedda

Imperia. E’ stata ripristinata la meridiana, ovvero l’orologio solare realizzato dal capitano di vascello Giuliano Carzedda, che è tornato al suo antico splendore sulla faccia di ponente dell’ex Capitaneria di Porto di Imperia. Un restauro reso possibile grazie alla sinergia tra la Capitaneria di Porto e il Civ Borgo Marina. Lo strumento, le cui dimensioni sono: cm 220 x 160, è stato completato e collocato in opera il 18 giugno 1993. I numeri arabi rappresentano l’ora solare, che non ha importanza ai fini civili, ma serve per scopi astronomici e per la navigazione. Essa varia con gradualità costante da luogo a luogo, in funzione della longitudine. Per questo è chiamata locale oltre che vera I numeri romani identificano il tempo medio del fuso A, ossia il tempo che i nostri orologi segnano quando vige l’ora invernale. Questa non è ora solare, ma è anch’essa un’ora legale creata artificialmente per gli usi civili. Tra il tempo medio e il tempo vero (solare), a Imperia (Capitaneria di Porto) ci sono, d’inverno, 28 minuti di differenza (27′ 55″.43). Quando a Imperia gli orologi segnano le 12, il sole è ancora sulle 11 e 32. D’estate quando per legge adottiamo l’ora del fuso B, la differenza è di 1 ora e 28 minuti. Nell’istante in cui il sole è sul meridiano locale, ossia segna mezzogiorno a Imperia, gli orologi nel fuso A indicano le 12 e 28. C’è un’altra correzione che non è costante, ma varia in maniera ciclica con andamento irregolare. Questa variazione, chiamata equazione del tempo, si annulla 4 volte all’anno, raggiunge i valori massimi di + 14 minuti e 16 secondi a febbraio, 16 minuti e 24 secondi a novembre, che si sommano algebricamente ai precedenti 28 minuti. E’ prodotta dal fatto che il sole, nel suo moto apparente intorno alla terra, non viaggia sempre alla stessa velocità, per un motivo reale (seconda legge di Keplero) e per un fenomeno apparente (risultante dal fatto che l’orbita e l’equatore non sono complanari). L’equazione del tempo è rappresentata da quella specie di numero otto, chiamato lemnisco, costruito sull’asse delle ore XII. Le curve coniche, che delimitano le fasce zodiacali, sono le iperboli che l’estremità dell’ombra dello gnomone percorre durante la giornata• ln virtù di questo fenomeno, se l’orologio fosse sufficientemente grande, nell’ordine del cento metri, esso sarebbe anche un ottimo calendario. Il 21 giugno l’estremità dell’ombra percorre l’iperbole contrassegnata dalla scritta solstizio d’estate. Il sole è entrato nel segno del cancro. L’ombra comincia ad accorciarsi e decresce fino al solstizio d’inverno. Nei giorni 23 settembre e 21 marzo, quando il sole entra rispettivamente nel segno della bilancia e nel segno dell’ariete, l’estremità dell’ombra percorre una linea retta: linea degli equinozi.
Lo gnomone è un’asta d’acciaio inox costituita da due segmenti di diverso spessore. Lo gnomone vero e proprio, in termini scientifici, è la parte iniziale, avente un diametro doppio di quella successiva.
La data, (iperboli zodiacali) è indicata dall’ombra della parte più grossa dello gnomone. Il tratto più sottile, la cui lunghezza è arbitraria, è stato aggiunto per meglio evidenziare l’ora, specie quando l’ombra è molto corta (autunno e inverno). Oltre ai nomi delle costellazioni dello zodiaco, sono riportati sul quadrante i simboli zodiacali e il motto della Capitaneriac ln alto figurano altresì gli stemmi policromi della Guardia Costiera e della Marina Militare, le coordinate geografiche e il nome del sito: Capitaneria di Porto Imperia.