Tabagismo, Dr. Battaglia: “In Riviera il 30% dei tumori è causato dal fumo”
Allarmanti sono i dati del tabagismo tra gli adolescenti, in particolar modo degli studenti delle scuole superiori
Sanremo. Secondo gli ultimi sondaggi, in Liguria il 21,4% della popolazione di 14 anni e più dichiara di essere fumatore. La percentuale è tra le più alte d’Italia e colloca la regione al secondo posto della classifica nazionale, dopo la Campania e prima dell’Umbria. Ad essere maggiormente inclini al vizio sono i giovani adulti di età compresa tra i 25 e i 34 anni con una percentuale del 26,4%; per le donne la fascia con il numero più elevato di fumatrici è ulteriormente bassa, dai 20 ai 24 anni con una percentuale del 20,5%. Allarmanti sono i dati del tabagismo tra gli adolescenti, in particolar modo degli studenti delle scuole superiori dove il 23,4% ammette di far uso abituale di sigarette, o meglio di tabacco sfuso che è meno costoso rispetto alle “bionde” in pacchetto.
“La motivazione principale all’iniziazione al fumo” – spiega il Dr. Claudio Battaglia, chirurgo e senologo direttore della struttura di Senologica Clinica dell’Asl 1 Imperiese e presidente della LILT Imperia-Sanremo – “è,costantemente nel tempo, l’influenza dei pari. Fuma chi si annoia, chi si sente insicuro, chi vuole essere adulto e non lo è ancora, pensa di apparire in nel gruppo e non sa dire di no. Fuma chi si sente solo”.
Dal 1984 il Dr. Battaglia è tra gli esperti più attivi in campagne di sensibilizzazione e prevenzione al fumo presso gli istituti di istruzione secondaria della provincia di Imperia. Annualmente si reca nelle scuole, dove seduto in mezzo ai ragazzi racconta loro i rischi del tabagismo in età precoce e i conseguenti effetti sulla salute:
“Il fumo, sia se assunto in forma attiva sia in forma passiva, è la principale causa di cancro” – illustra l’esperto – “In provincia di Imperia, in Liguria, in tutto il mondo occidentale, oggi il 30% dei tumori si sviluppano a seguito di tabagismo. Si tratta di tumori ai polmoni, all’esofago, alla laringe, alla bocca, alla gola, ai reni, alla vescica, al pancreas, allo stomaco e al collo dell’utero”
“Più” – prosegue – “tutta una serie di affezioni che interessano l’apparato cardio-circolatorio, soprattutto se il fumo si associa ad altri fattori di rischio come l’ipertensione, il diabete, le alterazioni dei grassi nel sangue, tali da far insorgere alte probabilità di infarto, malattie cardio-vascolari, e di ictus. Danni che se non sono prontamente e convenientemente trattati possono diventare irreversibili”.
Stando a uno studio reso noto dallo stesso Dr. Battaglia, nel 2030 le vittime di fumo saranno dieci milioni, una città come Milano
“Senza dimenticare i danni collaterali come la minore resistenza fisica, l’affanno, il dolore muscolare. Nella donna poi una riduzione notevole della fertilità, spesso mestruo irregolare, e in caso di gravidanza aumento di aborto spontaneo, aumento della mortalità dei neonati e maggiore incidenza di difetti congeniti nel bambino. Rischio di impotenza e riduzione di fertilità invece per l’uomo. Smettere di fumare è possibile, basta voler salva la propria vita e quella di chi amiamo.”.