Morte di Lara Janne: condannato a 20 mesi di reclusione e revoca della patente il conducente dell’auto

Ora andrà avanti la causa civile, con la quale i parenti dell’agente pubblicitario cercheranno di ottenere un risarcimento
Imperia. Venti mesi di reclusione con la condizionale e revoca della patente. Si è concluso così, con il patteggiamento della pena, il processo penale a carico di Ivano Pienezze, il 30enne di Lainate (Milano) che il 20 settembre dello scorso anno guidava l’auto sulla quale ha perso la vita Lara Janne, 37 anni, agente della Publikompass.
Pienezze, accusato di omicidio colposo, si era messo alla guida in stato di ebbrezza: nel sangue aveva 1,56 g/l di alcol. Decisi ad avere giustizia, la mamma e nonni materni di Lara Janne, si sono costituiti parte civile, difesi dall’avvocato Valfré. L’udienza ha avuto luogo oggi, davanti al gup Massimiliano Rainieri.
Ora andrà avanti la causa civile, con la quale i parenti dell’agente pubblicitario cercheranno di ottenere un risarcimento. Lara Janne si trovava sul sedile posteriore insieme ad un amico del trentenne lombardo quando l’auto, un’Alfa Mito, si è schiantata a tutta velocità contro la cuspide del guardrail all’altezza del casello di Imperia Est, uccidendo sul colpo la 37enne. A seguito di indagini, la Polstrada aveva rilevato che l’auto, quella mattina, viaggiava a 175 chilometri orari quando in quel punto, per via dei lavori in corso e dello scambio di carreggiata, il limite massimo era 60.