Farmaci PHT, bocciato ordine del giorno del M5S: “ennesimo regalo da Toti e Viale a lobby farmaceutiche”

20 settembre 2016 | 17:41
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Farmaci PHT, bocciato ordine del giorno del M5S: “ennesimo regalo da Toti e Viale a lobby farmaceutiche”

Melis: “La Regione Liguria rischia di incorrere in un danno erariale, sulla pelle e sulle tasche dei cittadini”

Genova. Il MoVimento 5 Stelle Liguria comunica quanto segue:

Indifferente alla logica e al buon senso, la maggioranza di centrodestra tira dritta per la sua strada e boccia in Aula l’Ordine del giorno a prima firma Andrea Melis con cui il MoVimento 5 Stelle Liguria chiedeva di riattivare immediatamente la distribuzione dei farmaci PHT, testata con successo alla ASL 1 di Imperia, ed estendere la sperimentazione all’intero territorio ligure.

“La distribuzione diretta dei farmaci in Liguria garantirebbe un risparmio stimato di 6,5 milioni di euro all’anno – spiega Melis – ma il Governo l’ha bocciata a Roma, mentre la Regione l’ha soppressa. Oggi la Giunta aveva l’occasione per tornare sui propri passi e non l’ha colta. Con la loro decisione, Toti e Viale rischiano di condurre l’ente Regione verso un danno erariale. Non lo diciamo noi, ma la Corte dei Conti e le direttive nazionali Aifa”.

“Siamo di fronte all’ennesimo, inaccettabile, regalo alle lobby farmaceutiche, sulla pelle e sulle tasche dei cittadini, ultimo tassello della privatizzazione selvaggia della sanità pubblica ligure – prosegue il consigliere M5S – Non paga, ha anche affidato a Federfarma uno studio per ridurre le spese sanitarie! Siamo in pieno conflitto di interessi. Al danno si aggiunge la beffa”.

“La distribuzione diretta dei farmaci, anche a domicilio – aggiunge Melis – si traduce in costi ridotti per i cittadini e nessun aggravio di spesa per il Sistema Sanitario Regionale. Nella sola Imperia il pluripremiato progetto pilota ha permesso di risparmiare 1 milione di euro all’anno. Trasferito su scala regionale, potremmo avere un effetto moltiplicatore fino a 6,5 milioni di euro stimati”.

“I cittadini devono essere consapevoli del fatto che la distribuzione “per conto”, cioè nelle farmacie private determina un aumento del prezzo dei farmaci che può variare anche sensibilmente non solo da Regione a Regione, ma persino da Asl ad Asl. La distribuzione per conto prevede l’aggiunta dell’Iva del 22%, destinata a farmacisti privati e grossisti. Un esborso che va a pesare sulle casse pubbliche e che per i cittadini si traducono indirettamente in disservizi o aumento di altre imposte”.

“Il tutto – conclude Melis – con la gentile collaborazione del Partito Democratico, che in Liguria si erge a paladino dei cittadini, mentre in Parlamento lo stesso partito ha bocciato sistematicamente in Commisione tutti gli emendamenti del M5S per estendere il progetto di Imperia in tutto il paese, votando anche contro il nostro Ordine del giorno in cui chiedevamo che la distribuzione dei farmaci non portasse aggravi di spesa per il Servizio Sanitario Nazionale. Insomma, siamo alla burla, alla mera propaganda elettoralistica. Ma i cittadini non sono sciocchi e ormai lo hanno capito”.