False autopsie della ASL 1 Imperiese: scattano 10 avvisi di garanzia

Sono finiti nei guai: cinque medici legali, due operatori di camera mortuaria, due impiegati della ASL 1 imperiese e un titolare di un’agenzia di pompe funebri
Imperia. Si allarga e si evolve l’inchiesta della Procura sulle false autopsie della ASL 1. Quella che era partita con la dottoressa Simona Del Vecchio, ex responsabile Dipartimento di Medicina Legale dell’Asl 1 di Imperia, licenziata l’aprile scorso perchè accusata di aver stilato, nel solo periodo marzo-giugno 2015, su 57 certificati, in ben 49 casi documenti necroscopici avendo omesso di visionare le salme.
In questi giorni si sono concluse le indagini delle Fiamme Gialle e contestualmente sono scattati 10 avvisi di garanzia per altrettanti imputati. Il reato contestato, in concorso, è quasi sempre il falso in atto pubblico, ma c’è anche il caso di due necrofori che avrebbero ricucito altrettante salme dopo l’autopsia, senza averne l’abilitazione e commettendo così il reato di esercizio abusivo di operatore di camera mortuaria.
Sono finiti nei guai: cinque medici legali, due operatori di camera mortuaria, due impiegati della ASL 1 imperiese e un titolare di un’agenzia di pompe funebri. Quest’ultimo avrebbe, d’accordo con la Del Vecchio, modificato un esame autoptico per avere prima dalla Procura della Repubblica di Imperia il nulla osta per il seppellimento della salma.
In totale le autopsie fasulle, ovvero quegli esami condotti non secondo legge e spesso senza neanche vedere il cadavere, sono circa 140. Il dubbio primato spetta a un dirigente medico in servizio presso la Struttura Complessa di Medicina Legale che , svolgendo la funzione del “coroner”, avrebbe falsificato ben 79 esami autoptici