Da una rapina in villa a pusher di hashish e cocaina, arrestati padre e due figli di Sanremo






Tutto era iniziato il 24 giugno durante una rapina nella villa di Giuseppe Rinaldi, indagini successive hanno portato a scoprire una fiorente attività di smercio di droga
Imperia. Tre persone arrestate tutte appartenenti allo stesso nucleo familiare, i Rinaldi di Sanremo. E’ il bilancio dell’operazione “Rebound” conclusa dalla squadra mobile della questura di Imperia coordinata dal pm Grazia Pradella. Devono rispondere di concorso in detenzione di sostanze stupefacenti, ma altre persone potrebbero finire presto nella rete degli investigatori.
Da una rapina in villa con un bottino di 30 mila euro tra gioielli e denaro si è scoperto un fiorente mercato dello spaccio di sostanze stupefacenti. Tutto era iniziato il 24 giugno durante una rapina nella villa di Giuseppe Rinaldi in località Poggio, sulle alture di Sanremo, dove era stata minacciata la moglie. Dopo questo episodio sono state effettuate indagini complesse e intercettazioni telefoniche che hanno permesso di arrestare un corriere Enzo Trombini il 7 luglio scorso a Imperia che trasportava 20 chili di marijuana e 3 etti cocaina, droga che era stata sequestrata dalla polizia. Apparteneva sempre al gruppo collegato ai Rinaldi.
Matteo, Luca e Giuseppe, figli e padre, commercianti, sono finiti in carcere su richiesta della stessa Procura della Repubblica. In particolare Matteo, 25 anni e Giuseppe avevano numerosi precedenti penali in particolare il padre di 53 anni. Luca, appena 18enne, è incensurato. Nella sua abitazione è stata effettuata una perquisizione e sono stati sequestrati altri tre chili di marijuana e hashish quindi è finito in carcere. Nelle sue disponibilità c’erano anche 10 mila euro in contanti, ma altro denaro è stato sequestrato anche al padre e al fratello. Altre piantine di marijuana sono state sequestrate nell’appartamento dei nonni di Luca e Matteo Rinaldi.
Le ultime perquisizioni sono state effettuate stamane con l’ausilio del nucleo cinofilo della guardia di finanza. Sequestrata anche una pistola con colpo in canna che era stata utilizzata per compiere la rapina di giugno al Poggio, alla periferia della città dei fiori. Due le persone fermate dalla polizia perché indiziate di quella movimentata rapina: Mario Mistretta e Marcello Marini. Le indagini sono ancora in corso e potrebbero portare ad altre persone indagate dalla magistratura.
“Un’operazione di particolare rilievo perché fa capire quanto sia altro il controllo in tutta la provincia anche di tipo investigativo”, è stato detto durante la conferenza stampa.