Chiusa perché serve alcolici ai minorenni, il TAR respinge il ricorso della discoteca Koko Beach

9 settembre 2016 | 17:17
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Chiusa perché serve alcolici ai minorenni, il TAR respinge il ricorso della discoteca Koko Beach

In particolare, a due ragazzi sedicenni e una quattordicenne, veniva riscontrato un tasso alcol emico pari a 1.60g/l.

La Prima Sezione del TAR Liguria ha respinto l’istanza di sospensione dell’esecuzione del provvedimento adottato lo scorso 2 agosto e con il quale era stata disposta , per 15 giorni, la sospensione dell’attività di intrattenimenti danzanti della discoteca Koko Beach di Imperia.

Lo scorso 30 luglio, infatti, durante l’apertura della discoteca, numerosi erano stati gli interventi del personale di servizio sanitario di emergenza del 118 per soccorrere giovani avventori, colti da malore a seguito dell’assunzione smodata di bevande alcoliche. Alcuni di questi venivano trasportato presso il pronto soccorso dell’ospedale di Imperia, per le cure del caso.

In particolare, a due ragazzi sedicenni e una quattordicenne, veniva riscontrato un tasso alcol emico pari a 1.60g/l.

A seguito di tali accertamenti, che documentavano gravi irregolarità avvenute all’interno della discoteca, come previsto dall’articolo 100 del TULPS, il questore di Imperia adottava il provvedimento di sospensione dell’attività di intrattenimento danzante.

Nle provvedimento del TAR si legge che le “disposizioni del TULPS, limitative di alcune attività imprenditoriali del privato, come l’articolo 100, perseguono un obbiettivo di prevenzione e di tutela anticipata della pubblica sicurezza, per cui è sufficiente la sussistenza del mero pericolo per la sicurezza pubblica”.

“La consapevole somministrazione di bevande alcoliche a tavoli dove erano presenti minorenni senza alcun controllo – prosegue il provvedimento del TAR – non è dubitabile, così come il conseguente uso smodato di alcolici” e successivo trasporto al pronto soccorso di tre minorenni.

“Tale situazione – conclude il giudice del TAR Liguria – ha reso manifesta l’esigenza cautelare, cui il provvedimento impugnato mira ad ovviare, di scongiurare turbative della sicurezza e della pubblica tranquillità nonché di tutelare la salute dei minori evitando che la discoteca possa diventare punto di aggregazione di minorenni in stato di alterazione alcolica.

Essendo il provvedimento firmato dal Questore, “proporzionato dalle censure dedotte con il ricorso”, il Koko Beach sarà sottoposto alla chiusura, per la durata di 11 giorni, partendo dal 9 settembre.