Casano e Fossati sull’area ex Salso, “Meno parole in libertà e più concretezza”

12 settembre 2016 | 09:15
Share0
Casano e Fossati sull’area ex Salso, “Meno parole in libertà e più concretezza”

Tra poco, si spera, il Museo sarà finalmente pronto ad aprire, ma non è dato ancora capire con quale tipo di gestione e copertura economica dei costi

Imperia. “Nei giorni scorsi – scrivono i consiglieri Casano e Fossati -, abbiamo letto le dichiarazioni del Sindaco di Imperia secondo cui l’area ex Salso sarebbe stata assegnata allordine degli architetti nellambito del progetto Switch, con lobiettivo di studiare nuove possibili destinazioni duso.

Quale logica conseguenza, abbiamo poi letto le giuste e legittime rimostranze del Comandante Serafini che, preoccupato, ha correttamente evidenziato al Sindaco, visto che evidentemente non lo sapeva, o se lo sapeva non aveva capito, o ha fatto finta di non saperlo o di non capirlo, che quelle aree sono già destinate da tempo al completamento del Museo Navale e non ci sono da studiare ‘nuove possibili destinazioni d’uso’, ma occorre solo darsi da fare per attuare quelle già definite da tempo.

Poiché era in corso la manifestazione più importante per la città, peraltro, abbiamo ritenuto opportuno soprassedere da ogni polemica politica immediata ed attendere la chiusura delle Vele d’Epoca per dire forte e chiaro quale sia la posizione in merito di Imperia Riparte e Fratelli d’Italia.

Ora, in oltre tre anni di amministrazione, Il Sindaco Capacci ci ha abituato a dichiarazioni senza capo né coda, al limite del ridicolo, prive di qualsivoglia concreta fattibilità, inerenti imminenti (suo dire) interventi, ovviamente mai realizzati e praticamente impossibili da realizzare (emblematiche le incredibili dichiarazioni secondo cui, visto che non riesce a farli funzionare, avrebbe sostituito gli ascensori con scale mobili, perché così, se si bloccano, si può sempre salire a piedi), quindi, secondo noi, non c’è da preoccuparsi. Questa Amministrazione non ha né capacità, né coesione e forza politica per fare alcunché.

Tuttavia, anche alle parole in libertà c’è un limite.

C’è, in questo caso, il limite della decenza e del rispetto del lavoro di chi da sempre crede e lavora per il Museo Navale di Imperia, anzitutto il Comandante Serafini, e del lavoro delle precedenti amministrazioni che hanno operato, sia pure spesso con incomprensibili ritardi e lentezze, è bene riconoscerlo, per dare al Museo una sede idonea al suo valore assoluto.

Crediamo che a tutti sia chiaro che questa fallimentare esperienza amministrativa sia agonizzante ed ormai virtualmente al termine; quindi, la città sarebbe grata al Sindaco se, per quei pochi mesi che gli restano, oltre a litigare ed a farsi i dispetti con i suoi assessori e consiglieri, andasse a farsi una lunga, molto lunga, vacanza a Boston o avesse la decenza, almeno, di non compromettere quanto di buono altri hanno fatto e stanno facendo per il Museo Navale.

Dopo anni di annunci, finalmente la nuova sede del Museo Navale parrebbe essere in gran parte pronta per l’apertura, tuttavia per completare il percorso museale, progettato e finanziato, è necessario utilizzare anche le aree ex Salso.

Si lavori in quella direzione e non si perdano tempo ed energie ad inventarsi improbabili ‘nuove possibili destinazioni d’uso’ avulse dalla destinazione museale.

Semmai, ormai in prossimità dell’apertura del Museo, sarebbe bene che l’Amministrazione ragionasse su serie e realizzabili progettualità gestionali dirette a garantire la sostenibilità economica del Museo, quali, anzitutto, attività commerciali connesse (book shop e ristorante, bar, ecc.).

Tra poco, si spera, il Museo sarà finalmente pronto ad aprire, ma non è dato ancora capire con quale tipo di gestione e copertura economica dei costi.

Meno parole in libertà è più concretezza, per piacere.”