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Cronaca
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Briga Alta, era un pilota esperto il sessantenne che si è schiantato con il suo ultraleggero contro le rocce

20 settembre 2016 | 07:26
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Briga Alta, era un pilota esperto il sessantenne che si è schiantato con il suo ultraleggero contro le rocce

Sulla tragedia è stata aperta un’inchiesta da parte della Procura. Diverse le ipotesi al vaglio dei carabinieri della compagnia di Mondovì: dal malore all’errore umano ad un’avaria improvvisa

Briga Alta. Si chiamava Giuseppe Roggiero era un autotrasportatore sessantenne ed abitava a Villanova Mondovì, il pilota sessantenne morto ieri nel territorio di Briga Alta dopo essersi schiantato con il suo ultraleggero contro le rocce.  Aveva oltre trent’anni di esperienza ed era iscritto al club di volo di Villanova. Una tragedia che ha colpito i due figli, la moglie, Michela Oliva, sorella di Gian Luca, proprietario della Prato Nevoso Ski.

L’incidente si è verificato sulle montagne tra l’Italia e la Francia quando, intorno alle 15,30 un gruppo di operai forestali e un margaro hanno sentito un forte boato proveniente dal bosco e un rumore di pietre che franavano. Lo schianto del velivolo è avvenuto sul sentiero della Cannoniera tra la Cima Missun e Ventosa, non lontano da Bosco delle Navette. Secondo quanto è stato ricostruito dagli inquirenti Roggiero era decollato dal monte Malanotte fra le due Frabose. Si trovava ai comandi del suo deltaplano quando ha perso il controllo del mezzo finendo contro le rocce. Per il pilota che conosceva bene la zona non c’è stato nulla da fare.

Difficili e complesse le operazioni di recupero a causa della zona impervia dove è avvenuto lo schianto a circa 2350 metri d’altitudine. Nei soccorsi sono stati mobilitati i tecnici a bordo dell’elicottero decollato dall’aeroporto di Levaldigi con a bordo un tecnico del soccorso alpino. Sono stati allertati gli uomini del soccorso alpino di Garessio e i vigili del fuoco di Ormea.

Sulla tragedia è stata aperta un’inchiesta da parte della Procura. Diverse le ipotesi al vaglio dei carabinieri della compagnia di Mondovì: dal malore all’errore umano ad un’avaria improvvisa. La salma di Ruggiero è stata prima composta al cimitero di Ormea, poi portata all’ospedale di Ceva a disposizione della magistratura. E’ probabile che venga disposta l’autopsia.