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Vini, in Riviera tutti i presupposti per un’ottima annata

31 agosto 2016 | 18:55
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Vini, in Riviera tutti i presupposti per un’ottima annata

Noaro (Coldiretti): “Grazie al clima favorevole la stagione sui bianchi sta procedendo bene”

Imperia. Sarà ottima la campagna vitivinicola 2016 della Riviera, con prodotti che, seppur limitati nella quantità, eccellono nell’ambito della qualità. “La stagione sui bianchi” – spiega infatti Fausto Noaro di Coldiretti, “sta procedendo bene. Dai primi contatti con le diverse aziende del territorio, si comprende che quella 2016 sarà una buona annata. Ciò deriva dal clima molto favorevole di quest’estate, con temperature abbastanza asciutte e non particolarmente umide che, determinando un buon germogliamento e relativa fioritura, hanno condizionato favorevolmente l’allegazione e dunque contribuito a una maturazione regolare delle uve. Se nel mese di settembre non si verificano particolari condizioni meteo avverse, quali forti  piogge e grandinate, ci sono tutti i presupposti per una produzione di rilievo, non tanto comunque per quantità ma soprattutto per qualità”.

Prodotti dunque dalle caratteristiche di pregio, le stesse già riscontrate e riconosciute l’anno precedente; basti pensare, a mero titolo esemplificativo, all’inserimento di cinque viticoltori locali fra le “corone” dei ViniBuoni d’Italia 2017, la prestigiosa guida di settore promossa dal Touring Club.

Stiamo raccogliendo i frutti dell’intenso lavoro di promozione svolto nell’ultimo quadrienno” – prosegue Noaro – “Promozione ma anche valorizzazione attraversa l’unione in associazioni. Facendo sistema i viticoltori sono stati capaci di difendersi dall’alta competizione nazionale e i loro vini autoctoni sono diventati i protagonisti dei tavoli di molti ristoranti e di molte enoteche non solo della zona. Etichette di Pigato, Vermentino,  Rossesse sono sempre più richieste sul mercato. Allo stesso modo, attraverso i bandi regionali, sempre più richieste sono le superfici da dedicare alla coltivazione”.

Un quadro sostanzialmente positivo quindi, avvalorato dal fatto che, se si uniscono questi ultimi due fattori è facilmente comprensibile quanto chi sceglie di dedicarsi a un impresa vitivinicola in provincia di Imperia possa partire avvantaggiato da un nome già ampliamente riconosciuto e ricercato.

Sussiste tuttavia ancora un lato dolente dovuto alla scarsa entità numerica della materia prima, le uve. “Purtroppo la domanda è maggiore dell’offerta” – precisa il referente vitivinicolo di  Coldiretti – “La produzione non riesce a soddisfare tutte le richieste. Unica soluzione è la creazione di un consorzio costituito dai medio-grandi produttori affiancati dai piccoli. Solamente dando vita una sinergia completa nelle parti è possibile coprire tutte le fasi della filiera”.