Ventimiglia, Ettore Quarti scende in campo per l’ultima stagione: la storia di un arbitro

28 agosto 2016 | 09:08
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Ventimiglia, Ettore Quarti scende in campo per l’ultima stagione: la storia di un arbitro

Agente di polizia del commissariato ventimigliese, Quarti ha inanellato una serie di successi anche nel mondo dello sport

Ventimiglia. Siamo abituati a vederlo impegnato in operazioni delicate volte a garantire l’ordine pubblico, ma forse non tutti sanno che Ettore Quarti, oltre ad essere uno stimato agente di polizia, in forza al commissariato ventimigliese, è apprezzato anche nella veste di arbitro di calcio a 5.

Facente parte dell’AIA (Associazione Italiana Arbitri), Ettore Quarti è al suo decimo (e ultimo, come prevede il regolamento) anno di attività. Tanti i traguardi raggiunti in una carriera che, come racconta Massimo Cumbo – per sei anni responsabile tecnico degli arbitri nazionali di calcio a 5 – “lo ha visto crescere piano piano dal punto di vista tecnico, fino a diventare un arbitro importante e stimato, quale è oggi”.

Disciplina sportiva facente parte della FIGC (Federazione Italiana Giuoco Calcio), il calcio a 5 è uno sport appassionante nato in Uruguay negli anni Trenta del Novecento e conosciuto con il nome di “futsal“. Proprio come il “fratello” maggiore, nel futsal si contano diverse categorie, che culminano nella serie A.
“Ettore ha esordito in serie B, dirigendo successivamente anche gare di Under 21 e Campionato Femminile”, racconta Cumbo, “E dopo sei anni è arrivato in serie A”. Una carriera, quella di Quarti, davvero impressionante: “Uno dopo l’altro ha inanellato una serie di successi”, dice Massimo Cumbo, “Con una continuità straordinaria, fino a raggiungere quello che è stato il culmine della sua carriera: aver diretto una delle gare di finale nella stagione passata, quella che vedeva in campo le squadre di Rieti e Asti”.

“Competenze tecniche, capacità notevoli e doti arbitrali innate”: queste le caratteristiche che fanno di Ettore Quarti un grande arbitro. Ma non solo. Dichiara sempre Cumbo: “E’ un ragazzo intelligente, attento e premuroso e queste sue qualità lo rendono un arbitro completo”.
Nonostante gli impegni di lavoro e quelli familiari (è sposato e padre di due bambine), Ettore non ha mai saltato una partita: “E’ riuscito a conciliare tutto quanto in modo egregio”, continua Cumbo, “Non ha mai rifiutato una gara e ha sempre arbitrato con entusiasmo, dimostrando di essere animato da una vera e grande passione”. “Chi arbitra non lo fa per tornaconto, ma per la gioia di fare ciò che si ama”, spiega l’ex responsabile tecnico, “Anche sotto questo aspetto, Ettore ha incarnato i tanti valori che caratterizzano un arbitro di calcio a 5”.

A confermare le straordinarie qualità dell’arbitro, è anche un suo collega, Gianluca Morelli: “Ettore è una persona molto minuziosa in tutto ciò che fa. Prepara le partite con intelligenza e attenzione, studiando le squadre che si affronteranno. Invidio la sua professionalità e la sua preparazione atletica, ma anche la grande educazione che porta in campo”.

La passione e la dedizione profuse da Ettore Quarti lo hanno portato a raggiungere traguardi importanti e ad essere valorizzato dai suoi dirigenti, tanto che gli è stato concesso di dirigere una gara internazionale, l’amichevole tra Italia e Slovacchia: “Non è una cosa da tutti: solo i più bravi tra gli arbitri nazionali riescono ad arrivare tanto in alto. Serve una certa dose di autorevolezza accompagnata da serenità, oltre ad una indiscutibile preparazione tecnica: qualità che appartengono a Ettore”.

Non solo successi, però, hanno caratterizzato la carriera dell’arbitro. “Come tutti i grandi”, racconta Cumbo, “Ha conosciuto momenti difficili, tra alti e bassi. Ma non si è mai arreso e questa è stata la sua forza: ha sempre e comunque guardato avanti. Anche questo è un pregio”.

Ora che dovrà appendere il fischietto al chiodo, per Ettore Quarti potrebbero aprirsi altre strade: “E’ una risorsa da non perdere”, conclude Massimo Cumbo, “Auspico che possa continuare, occupando incarichi dirigenziali all’interno della nostra associazione”.