Terremoto, Andrea Bongiovanni il soccorritore di Pompeiana che scava tra le macerie di Amatrice

25 agosto 2016 | 16:12
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Terremoto, Andrea Bongiovanni il soccorritore di Pompeiana che scava tra le macerie di Amatrice

Nel paese distrutto dal sisma c’è il tecnico del Soccorso Cinofilo Liguria; lavora con i pompieri nel paese fantasma del centro Italia

Amatrice. Andrea Bongiovanni da Pompeiana ha gli occhi fissi su quelle macerie dalle quali spuntano fuori cadaveri. “Questa mattina con i pompieri dell’elisoccorso di Roma io e Alessio Aloia abbiamo recuperato due morti, erano marito e moglie ancora distesi a letto”. Immagini dall’inferno di Amatrice, il paese che non c’è più. Sangue e distruzione, morte e dolore tra chi ha perso casa e affetti, di chi non ha la forza di reagire ma solo lacrime da versare.

E c’è anche Andrea, uno dei tre tecnici del Soccorso Cinofilo Liguria che ieri pomeriggio è partito dal centro regionale della Protezione Civile di Villanova d’Albenga alla volta del paese fantasma in centro Italia, insieme a Giovanni Bozzano di Albenga e Alessio Aloia di Finale Ligure. “Sono alla mia prima missione – racconta – Black, il mio springer spaniel, è rimasto a casa. Per partecipare alle operazioni di ricerca deve ancora completare il corso di addestramento”.

Il tecnico dell’unità cinofila ligure non lavora a fianco di Giovanni Bozzano, il responsabile del Soccorso Cinofilo Liguria che invece è al lavoro con Scott, un bellissimo golden retriever. Insieme ad Alessio Aloia di Finale Ligure è stato destinato ad un’altra squadra di soccorritori, quella degli elicotteristi dei vigili del fuoco. Ma resta in contatto anche con Giovanni Bozzano.

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Si scava con le mani, con le pale, con tutto quello che capita a tiro. Il tempo non concede tregua e si lavora anche in condizioni difficili. “La terra trema ed è pericoloso”, dice il tecnico di Pompeiana. 

Quelle foto del mondo capovolto hanno scosso anche i turisti stranieri che al mare della Penisola si godono l’ultimo sole di agosto. Le hanno viste sui giornali e in tv. Credevano che il sisma avesse colpito il Giappone. Ma invece il disastro e l‘orrore non sono lontani dalle coste tirreniche e adriatiche. 

Ad Amatrice, il paese finito con le gambe all‘aria, il sole è sparito. Da due giorni in quel gruppo di case nell‘ombelico dell’Italia si vive solo tra lacrime e disperazione. È buio totale in fondo al cuore.  E tra la gente, con lo sguardo smarrito davanti alle case distrutte dal sisma, c’è anche Andrea Bongiovanni. Lui, il comandante di navi mercantili, 35 anni, originario di Sanremo, ma con la famiglia a Pompeiana, sapeva di finire all’inferno a fare il volontario senza gradi.

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Quando ieri mattina ha telefonato il suo capo Giovanni Bozzano ha risposto subito “ok arrivo” ed è partito. “Lavoriamo con tanto impegno. Cerchiamo di dare il massimo dopo esserci messi a disposizione del centro operativo di emergenza allestito qui ad Amatrice”, non c’è tempo per restare al telefono, non c’è tempo per fumarsi neppure una sigaretta. Voci dal mondo capovolto invocano aiuto e oggi si scaverà sino a notte fonda.