Scritte anarchiche contro Turra, Vaccarezza: “La denuncia sarà l’ultimo dei loro problemi”
Il consigliere stigmatizzata l’azione di ignoti che hanno insultato il poliziotto albenganese morto a Ventimiglia
Albenga. “Prego Dio che una telecamera vi abbia ripreso, che qualcuno vi abbia visto, che in qualche modo voi siate identificati e vi assicuro che la denuncia sarà il vostro ultimo problema”. Il post di Angelo Vaccarezza, consigliere di maggioranza in Regione, ma soprattutto grande amico di Diego Turra, in poche ore ha raccolto oltre 40 commenti perché la morte dell’assistente capo del reparto mobile fa ancora male e il dolore non è sopito. “Fanno schifo. Con la lingua devono cancellare le loro porcate”, gli risponde Roberto Paolino.
L’intervento del consigliere loanese si riferisce agli insulti scritti con la vernice spray su un muro della stazione marittima di Genova. La Digos della città della Lanterna è già al lavoro per identificare gli autori di un gesto che in molti hanno definito “una vigliaccata”.
Mercoledì scorso ad Albenga è stata celebrata la messa di settimo nella cattedrale di San Michele. C’era la moglie Danila in chiesa, accompagnata dalle figlie Marianela e Belen. Attorno a loro quattro poliziotti. E c’era anche Angelo Vaccarezza, seduto qualche panca più indietro. “Diego Turra era un mio amico – ricorda il consigliere – Andavamo allo stadio a vedere la Sampdoria. Quando ho saputo che era lui il poliziotto morto a Ventimiglia non ci volevo credere. Avevo il cuore in gola. Diego era una persona umile, svolgeva il mestiere di poliziotto per sostenere la famiglia e soprattutto era sempre dalla parte dei più deboli”. Proprio Turra, qualche giorno prima della disgrazia, aveva consegnato un panino e una bottiglia d’acqua ad un migrante rimasto per ore sotto il sole al confine di Ventimiglia.