Sanremo Story, un omaggio al Festival della Canzone Italiana

19 agosto 2016 | 18:13
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Sanremo Story, un omaggio al Festival della Canzone Italiana

L’evento, curato da Claudio Porchia con le foto dell’Archivio Moreschi e la voce di Marisa Fagnani, sarà domenica 21 agosto alle ore 21.30 presso il Villaggio dei Fiori

Sanremo. Sanremo domenica 21 agosto alle ore 21.30 presso il Villaggio dei Fiori vi sarà Sanremo story, un omaggio al Festival della Canzone Italiana curato da Claudio Porchia con le foto dell’Archivio Moreschi e la voce di Marisa Fagnani.

Lo spettacolo Sanremo Story prosegue il suo viaggio in Italia offrendo al pubblico una divertente e curiosa storia del Festival della Canzone Italiana che intreccia canzoni, magistralmente eseguite dalla cantante Marisa Fagnani, con la proiezione di immagini in bianco e nero dell’archivio Moreschi di Sanremo ed i racconti curiosi e divertenti del giornalista Claudio Porchia.

Dopo essere stato ospitato in diversi teatri del nord Italia, il prossimo 21 agosto ritorna a Sanremo presso l’Auditorium del villaggio dei Fiori.

Uno spettacolo divertente ed allegro, ma anche ricco di riflessioni sulla storia del Festival e della canzone italiana, che rappresenta molto di più di una semplice gara canora. Le curiosità e gli aneddoti, nascosti all’interno delle immagini in bianco e nero, sono svelati con tono colloquiale e simpatico permettendo al pubblico di accedere ad un vero e proprio archivio della memoria del Festival.

L’evento rappresenta un’occasione per ricordare e parlare di una manifestazione, che ha segnato non solo la storia della canzone, ma anche quella del costume del nostro paese. Non c’è soltanto nostalgia, perché il racconto abbandona la cronaca ed entra nell’antropologia, quei volti, quei risvolti, quei sorrisi e quelle canzoni sono parte del nostro patrimonio ereditario, attimi della nostra coscienza collettiva.

Le immagini ma anche voci, suoni ad esse collegati: degli albori, del dopoguerra, del boom, della contestazione, della congiuntura, del compromesso storico, della Sanremo da bere. Il Festival di Sanremo ha formato per anni effettivamente la vox populi: motivetti, slogan, battute e canzoni partoriti al Casinò o all’Ariston e che sono tuttora tra noi. Ma in quelle fotografie e nelle parole che le accompagnano c’è praticamente la nascita di una nazione a partire dalla lettera che la Rai inviò alle case discografiche nel 1950, in cui s’invitava a partecipare con canzoni in lingua italiana, in tempi in cui si preferiva il dialetto e nel mondo la canzone italiana era identificata con quella napoletana.

Foto di personaggi: la prima Nilla Pizzi con un vestito alla Hayworth che non metterà mai più; Claudio Villa che arriva a Sanremo in treno; Modugno scatenato in una pubblicità per una marca di apparecchi radio; Celentano ripreso dietro una selva di garofani che canta spalle al pubblico; Mina agli esordi; Mike Bongiorno alla prima esperienza ma già padrone del video; Patti Pravo con le sue prime scandalose trasparenze.

“L’idea di base questo evento, che viene riproposto sempre con successo in diverse piazze italiane – spiega il suo ideatore Claudio Porchia – è quella di offrire al pubblico uno spettacolo che si adatta ad ogni situazione dal teatro alla piazza ed è in grado di incontrare l’interesse sia del pubblico più giovane sia di chi ha vissuto da protagonista gli anni della nascita della manifestazione. Gli anni più belli ed interessanti sono quelli appunto in bianco nero, delle edizioni che si sono svolte al Casinò di Sanremo dal 1951 al 1976, ricche di storia, curiosità e aneddoti ”.