Sanremo: sporcizia alla chiusura del mercato, probema irrisolto
Migliaia di sacchetti di plastica che finiscono anche nei tombini. Curiosa tecnica di raccolta del servizio igiene urbana
Sanremo. Il problema ha radici profonde e diverse amministrazioni hanno provato a risolverlo senza risultati soddisfacenti: parliamo della sporcizia che resta sulla piazza alla fine di ogni mercato ambulante del martedi e del sabato e che richiede un suplemento di lavoro gravoso per il comune. Già nel 2011 l’assessore Antonio Fera aveva provato a far ragionare gli ambulanti ma il periodo virtuoso si era esaurito quasi subito. Altri richiami sono stati fatti in seguito ma il risultato non cambia e al termine del mercato lo spettacolo è sempre lo stesso con migliaia di sacchettini di plastica e carta sparsi un po’ dappertutto: nelle giornate di vento si disperdono in ogni angolo tra piazza Eroi, via Pietro Agosti, via Francia e via Feraldi andando anche a intasare pericolosamente i tombini.
In teoria ogni ambulante dovrebbe avere una o più scatole nelle quali raccogliere sacchetti e confezioni vuote per evitarne la dispersione, invitando anche la clientela ad usufruirne per favorire il lavoro degli addetti alla pulizia della città. A giudicare da quanto si può vedere al termine di ogni mercato così non è, nonostante il regolamento comunale preveda multe da 15 a 150 euro per chi non ottempera al recupero. Del resto è quasi impossibile, a mercato finito, risalire ai banchi che non osservano le regole o capire fino a che punto è colpa degli ambulanti o dei clienti.
La sporcizia accumulata richiede un lavoro supplementare per gli addetti all’igiene urbana che evidentemente cercano di affrontarlo anche con soluzioni fantasiose come quella che vedete nel video allegato: il sistema, che potremmo definire a “vortice”, prevede infatti decine di giri a gran velocità nella piazza con uno dei mezzi atti allo spazzamento. Essendo inverosimile pensare che la piccola spazzola possa raccogliere quel che c’è, probabilmente si punta all’effetto vortice che dovrebbe raccogliere al centro tutta la spazzatura. Probabilmente il mezzo non è adatto a quel servizio e il risultato non sembra entusiasmante, ma forse in quei giri concentrici a forte velocità c’è anche la voglia di stemperare il disappunto per un lavoro che si potrebbe fare meglio se ci fosse più attenzione da parte degli operatori del mercato.