Liberafesta, la consueta festa di Liberazione a San Bartolomeo al Mare

18 agosto 2016 | 11:12
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Liberafesta, la consueta festa di Liberazione a San Bartolomeo al Mare

La festa organizzata dalla Federazione provinciale del Partito della Rifondazione Comunista di Imperia e dal Circolo PRC Dianese

San Bartolomeo al Mare. Anche quest’anno si terrà la consueta festa di Liberazione a San Bartolomeo al Mare, organizzata dalla Federazione provinciale del Partito della Rifondazione Comunista (PRC) di Imperia e dal Circolo PRC Dianese.

Con il lavoro volontario di numerosi compagni, amici e simpatizzanti sono riusciti ad organizzare tre giorni di festa dove oltre alla cucina e alla musica ci saranno incontri e dibattiti su diversi temi attuali.

Venerdì 19 agosto un festoso inizio con una serata cubana: alcuni piatti caraibici e la musica cubana con animazione e ballo latino americano. Cuba a quasi 60 anni dalla sua rivoluzione rafforza la sua scelta di una società dove, nonostante la morsa del blocco economico statunitense, si registrano una maggiore ridistribuzione del lavoro, delle risorse, delle opportunità e una tenuta dello stato sociale dove i diritti universali ( alimentazione, sanità, assistenza sociale, scuola, ecc ) vengono fruiti dall’intera popolazione.

Si parlerà anche della questione immigrazione. Si ricorda che anche l’Italia è stata ed è una nazione di emigrazione: oltre 16 milioni furono gli italiani ad emigrare tra il 1880 e il 1925 e poco meno di dieci milioni dal 1925 ai giorni nostri.

Anche l’emigrazione italiana ha conosciuto immani tragedie. Gli scenari di guerra alimentati dall’occidente con le sue guerre “umanitarie” allo scopo di destabilizzare paesi nordafricani o medioorientali hanno ovviamente scatenato i flussi di migranti da quelle zone. Di fronte a questa ennesima tragedia dove migranti donne, bambini e anziani muoiono in mare o di inedia e malattie non si può rimanere fermi: innanzitutto accoglienza perché ora e nel futuro non si parli più di Olocausto.

Nei giorni di sabato 20 e e domenica 21 si parlerà di lavoro, non lavoro, precarietà e disoccupazione. Particolare attenzione anche sulla difesa della Costituzione.

“In autunno saremo chiamati a dire NO alla controriforma di Renzi in cui la nomina di consiglieri regionali-senatori e di sindaci-senatori , oltre a disconoscere la sovranità popolare, diventerebbe espressione di localismi ed egoismi territoriali.

Non semplifica i processi decisionali né assicura maggiore rapidità per la confusione di competenze tra le due camere, rafforza chi è già maggioranza nel paese venendo meno i necessari “contrappesi” per una sana democrazia.

Il risparmio economico è di spiccioli perché ci saranno medesimi costi di trasferta , di segreteria e di soggiorni a Roma . Il vero risparmio si avrebbe non tanto con la riduzione del numero degli eletti quanto piuttosto con l’abbattimento degli stipendi, indennità e pensioni per ciascun eletto” – affermano il Partito della Rifondazione Comunista e la Federazione di Imperia-Circolo Dianese.