Karel Thole, la figlia: “Un grande artista oltre i confini del reale”

29 agosto 2016 | 11:43
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Karel Thole, la figlia: “Un grande artista oltre i confini del reale”

Adrienne Thole ricorda l’attività del padre in occasione dell’esposizione delle sue opere a Sanremo Art & Comics, la prima mostra dedicata al fumetto della Città dei Fiori

Sanremo. Uno degli artisti più originali che abbia mai dipinto una copertina di fantascienza. Un “Creatore di universi”, come recita il titolo della mostra a lui dedicata a Sanremo Art & Comics, la prima esposizione dedicata al fumetto della Città dei Fiori. E’ Karel Thole, il disegnatore olandese (1914-2000) di fama internazionale, celebre soprattutto per aver lasciato un segno indelebile quale copertinista della collana Mondadori “Urania”.

Mio padre  – racconta la figlia Adrienne – ha sempre avuto un’unica passione, il disegno. Ci coinvolgeva sempre tutti in questa sua attività tanto da insegnarcene l’amore. Aveva frequentato la Scuola Statale di Disegno del Rijksmuseum di Amsterdam, e avviato una carriera di illustratore  pubblicitario ed editoriale, quando, sul finire degli anni Cinquanta, all’età di 44 anni, avvertendo l’Olanda troppo piccola per la sua sconfinata fantasia, ha deciso di andarsene. Cercava un paese dove potesse lavorare tanto, incessantemente; dove il suo talento venisse fortemente riconosciuto.  Ci siamo così trasferiti in Italia, ed è iniziato un periodo davvero fortunato.

E’ 1958 e Thole, insieme alla moglie Elizabeth e ai quattro figli, giunge a Milano, città dove il mercato editoriale, al tempo, era tra i più fiorenti d’Europa. L’artista, grazie alle sue straordinarie doti, inizia presto a collaborare per Rizzoli e nel 1960 passa alla Mondadori.

Il direttore artistico Anita Klinz gli affidò le copertine della collana di fantascienza “Urania”. Gli chiese: “Lei sa fare qualcosa di fantascienza?” Papà in realtà era completamente estraneo al genere: leggeva pochissima letteratura fantastica e fondamentalmente non gli interessava. Ma si mise alla prova rivelando una straordinaria, inesauribile forza visionaria che lo portò a fare questo mestiere per quasi 30 anni esportando le sue copertine in tutto il mondo. A volte non era neppure fedele al testo, ma le sue creazioni erano talmente particolari e d’effetto che gli stessi editori non potevano far altro che tenerle. Nel suo lavoro era il migliore.

Karl Thole era un artista completo, assemblato, con una tecnica smussata e levigata alla perfezione. Un immenso pittore capace di sintetizzare anche nello schizzo più semplice, gli stili, le maniere e le tecniche dell’arte colta, di piegarle, con un impagabile talento e senso della misura alle esigenze dell’illustrazione per l’editoria a larga diffusione. Nei suoi disegni è possibile scorgere tocchi iconografici caratterizzanti le avanguardie storiche, slanci provenienti dal surrealismo, la metafisica, la pop art. Il tutto condensato e spalmato in colori calibrati, di gusto, dove i suoi mostri non sono mai realmente mostri, e le cose non sono mai realmente cose. Nei suoi disegni tutto è così sfumato, perso nell’immaginario fantastico da far cadere la prospettiva. Precisione tecnica, cura ossessiva del particolare incastrata nella pagina più allusiva, irriverente nei confronti dell’ovvio. Tavole che fin dal primo sguardo immergono il lettore oltre lo spazio-tempo, in dimensioni oniriche, recondite tanto ammalianti quanto stupefacentemente inquietanti. Tavole che fidatevi, se vi trovate nei paraggi di Sanremo, nei pressi del Palafiori di corso Garibaldi, non potete perdere occasione di ammirare.

T.U.422

La mostra “Karl Thole. Creature di universi” è aperta al pubblico fino all’11 settembre

Orari

27 agosto – 8 settembre: 16:00 alle 20:00 (lunedì chiuso)

9 settembre: 16:00 alle 20:00

10 settembre: dalle 10:00 alle 19:00

11 settembre: dalle 10:00 alle 18:00