Insulti dei No Borders alla Polizia Penitenziaria, il commento del Sappe

“Questa manifestazione avrebbe potuto scatenare una rivolta interna”
Imperia. “E’ già la terza volta che sotto il carcere di Imperia si radunano giovani manifestanti dei NO BORDERS per chiedere la liberazione di un loro affiliato arrestato a Ventimiglia durante la nota manifestazione della settimana scorsa.
Al di la della libertà di manifestare pubblicamente – scrive il Sappe – quello che si evidenzia è la particolare violenza adottata contro l’istituzione della Polizia Penitenziaria posta a salvaguardia della carceri imperiesi, infatti i circa 40 manifestanti si sono radunati sotto il muro di cinta presidiato dall’agente di turno, inneggiando frasi contro le forze dell’ordine, chiedendo la liberazione del loro compagno detenuto. Dopo qualche istante la sentinella (unica) posta a baluardo della sicurezza di tutto l’istituto non può contrastare, ovviamente, il lancio di oggetti che dalla strada pubblica venivano lanciati all’interno dell’istituto. Dopo qualche istante un forte boato ha fatto scattare l’allarme nel carcere in quanto è stato lanciato un oggetto esplosivo che non ha creato danni perché successivamente, riscontato come petardo. Ma poteva sicuramente essere un altro tipo di esplosivo quindi il carcere si è manifestato in tutta la sua vulnerabilità.
Siamo stanchi – afferma e denuncia il SAPPe della Liguria – di essere gestiti da un’amministrazione assente. Denunciamo l’assenza ad Imperia di un Comandante e di un direttore che è abituato di gestire il carcere per telefono, infatti oggi il direttore che per legge è colui che ha la competenza di autorizzare gli strumenti di difesa del carcere, era assente lasciando il carcere ad un vice ispettore senza che questi abbia competenze in materia. Tutto questo è inaccettabile ed impensabile. Non si può parlare di sicurezza di un carcere quando ben 3 agenti di Imperia vengono distolti per essere impiegati impropriamente a prestare servizio presso il Tribunale di Savona, lasciando la polveriera di Imperia abbandonata a se stessa, quando il Commissario Vice Comandante è da anni a Pontedecimo senza alcuna ragione.
Poteva accadere l’irreparabile – denuncia il SAPPe della Liguria – quel petardo poteva essere un esplosivo che avrebbe arrecato danni irreparabili. Ci chiediamo cosa fanno le istituzioni, dal Ministro, al Sindaco al Provveditore della nostra amministrazione ed anche al Prefetto, tutti impegnati con le ferie estive dimenticandosi che la Polizia Penitenziaria di Imperia e Sanremo è stata lasciata senza alcun punto di riferimento. Ma c’è di più questa manifestazione avrebbe potuto scatenare una rivolta interna, vista la correlazione che esiste tra i NO BORDERS e gli extracomunitari proprio perché lo slogan adottato dai manifestanti era LIBERI TUTTI.
Il Sappe coglie l’occasione per ricordare che solo Imperia sino al 30 Giugno la Polizia Penitenziaria è intervenuta su ben 37 detenuti che si sono autolesi, 2 tentati suicidi, un incendio doloso ed altri interventi per garantire la sicurezza del’istituto e dei reclusi.
E’ necessario dotare l’istituto di un maggior numero di poliziotti, ma basterebbe che il Ministro Orlando disponga il rientro di quel personale impropriamente o raccomandato che sono stati inviati nelle sedi più vicine alle loro abitazioni ed è anche necessario che la Polizia Penitenziaria di Imperia e Sanremo abbiano un vero direttore che affronti e risolva almeno le problematiche interne.”