Concorso scuola, ci sono ritardi nelle procedure e a settembre le cattedre resteranno vuote

30 agosto 2016 | 10:01
Share0
Concorso scuola, ci sono ritardi nelle procedure e a settembre le cattedre resteranno vuote

Tra le tante note dolenti anche quella del ruolo del dirigente al quale sono stati assegnati nuovi poteri non ben definiti come quello cruciale della chiamata diretta dei docenti

Liguria. Inizio di anno scolastico amaro in Liguria. Altro che “Buona Scuola” come la chiama Renzi. Nella nostra regione ci sono almeno 81 posti vacanti all’asilo e 163 alle elementari, che verosimilmente aumenteranno dopo l’ulteriore selezione delle prove orali. I posti messi a concorso verranno assegnati in parte a settembre e in parte nei prossimi due anni.

E anche se gli orali dovessero confermare il risultato già a cominciare da quest’anno e certamente
dal prossimo potrebbe esser e necessario ricorrere alle graduatorie ad esaurimento o, se queste saranno
esaurite, ai supplenti annui. Dunque sarà boom di sostituti nelle scuole della nostra regione con molti maestri che arriveranno solo a novembre.

Il tutto ha la sua origine nel cosiddetto concorsone della scuola che avrebbe dovuto assegnare all’inizio dell’anno scolastico 1.773 nuovi posti in Liguria, ma che è in grande ritardo. Ciò significa che almeno
fino a novembre, se non per tutto l’anno, elementari e asili dovranno in molti casi ricorrere ai supplenti.

L’ultimo allarme sull’andamento del concorsone viene dalla rivista specializzata Tuttoscuola, che ha pubblicato un approfondito resoconto sulle prove svolte e sui risultati che fin qui sono stati forniti dagli Uffici scolastici regionali. Il dato forse più interessante è che ben 315 delle circa 800 procedure concorsuali (ce n’è una per ogni materia e ordine di scuola) non verranno completate in tempo per assumere i docenti già a settembre.

Il termine ultimo per le immissioni in ruolo è il 15 settembre (il bando lo ha leggermente posticipato rispetto al solito), ma poche Regioni saranno in grado di rispettarlo. E il ritardo non riguarda solo i maestri dell’infanzia, per cui sono ancora disponibili le graduatorie del concorso precedente e quindi un rinvio al prossimo anno è quasi auspicabile. Si contano sulle dita di una mano le classi per cui sono già stati resi noti i vincitori (materie di nicchia con pochi candidati, o il sostegno).

Nella stragrande maggioranza dei casi la procedura è in pieno svolgimento: come nota Tuttoscuola, Ferragosto sembra essere un po’ lo spartiacque: chi ha pubblicato entro quella data le liste dei promossi agli scritti, e quindi svolgerà gli orali tra fine agosto e inizio settembre, potrebbe farcela. Per gli altri tutto rimandato al 2017. Questo nonostante il ministero avesse sempre rassicurato sulla possibilità di mandare in cattedra i neo-assunti già quest’anno. Ma quando a fine 2015 la pubblicazione del bando era ripetutamente stata rinviata, slittando da novembre a metà febbraio, era quasi scontato che sarebbero state rinviate anche le immissioni in ruolo.

Tra le tante note dolenti anche quella del ruolo del dirigente al quale sono stati assegnati nuovi poteri non ben definiti come quello cruciale della chiamata diretta dei docenti per la quale sembra che al momento si navighi a vista con metodologie di selezione assai diverse da istituto a istituto e denunce da parte di docenti ai quali nel colloquio di selezione il dirigente ha chiesto se avessero intenzione di sposarsi e avere figli.