Cia Liguria e Cia Imperia: la risposta all’Assessore Mai

“Parlare di “azioni volte a fomentare il malcoltento degli agricoltori verso la Regione” significa essere prevenuti o in malafede”
Imperia. “Vogliamo portare alla conoscenza dell’assessore Mai, e per chiarezza estrema non solo a lui, che ieri alle ore 18.48, CIA Liguria e CIA Imperia hanno espresso, ( in un comunicato stampa che riportiamo sotto ), un chiaro e netto giudizio sull’accaduto, senza per questo infingere od omettere difficoltà e malfunzionamenti del sistema, oltre che evidenti carenze nella comunicazioni fra Uffici Regionali e utenza.
Problema così evidente che, nella stessa giornata , a firma delle tre Organizzazioni (Coldiretti, CIA e Confagricoltura) è partita una richiesta di convocazione urgente del tavolo tecnico, per provare a risolvere i problemi evidenti a tutti ma che l’Assessore forse ignora.
Parlare di “azioni volte a fomentare il malcoltento degli agricoltori verso la Regione” significa essere prevenuti o in malafede: l’Assessore ha partecipato alla nostra manifestazione di maggio ascoltando ed essendo ascoltato da centinaia di agricoltori, è stato invitato ad ogni inziativa ove ha potuto esprimere le proprie opinioni, ( qualche giorno fa alla festa dell’agricoltura di Garlenda) ha ricevuto il nostro plauso per molte iniziative intraprese e le nostre critiche per altre che non ci convincono.
Utilizzare una pessima e deprecabile quanto isolata azione non riconducibile alla Confederazione ma a un singolo ( che per altro si è scusato ed assunto le proprie responsabilità) per portare un attacco così pesante, pare, questo si, un attacco gratuito e strumentale.
Segnaliamo in ultimo che CIA ha contribuito con 243 domande sulle 500 presentate ad alimentare quel risultato evidenziato dall’ Assessore, cominciando a lavorare ben prima della famigerata mezzanotte del 11/8…..data che non ci siamo certo inventati. Non intendiamo continuare in sterili polemiche, pronti a continuare, come abbiamo sempre fatto, a collaborare con competenza e lealtà, ma tanto era dovuto.”