Cia Liguria e Cia Imperia condannano il cartello comparso negli Uffici di Imperia

11 agosto 2016 | 18:57
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Cia Liguria e Cia Imperia condannano il cartello comparso negli Uffici di Imperia

Imperia. “CIA LIGURIA e CIA IMPERIA stigmatizzano  e condannano il cartello comparso negli Uffici di Imperia.
Inaccettabile l’offesa verso il lavoro altrui, un atto irresponsabile di un dipendente, formalmente richiamato.

“Non è parte del nostro modo di operare né di agire, l’offesa verso chiunque. Questo lo testimoniano anni di  storia di questa Confederazione. Per questa ragione  abbiamo  assunto una posizione netta ed immediata verso l’autore di quell’inqualificabile cartello.”

Queste le parole di Stefano Roggerone, Presidente CIA Imperia  e Aldo Alberto, Presidente regionale CIA a commento del comunicato dell’ Assessore Mai.

“La condanna dell’ episodio è netta e chiara  crediamo altresì che l’Assessore non possa sfuggire alle proprie responsabilità, il sistema non funziona da molto tempo  e, ferme restando le responsabilità di AGEA e SIN, esiste una  difficoltà regionale nell’affrontare il problema”, proseguono Alberto e Roggerone.

“L’Assessore non può certo accusare CIA di scaricabarile – proseguono i dirigenti della Confederazione degli agricoltori liguri  -. A sostegno della battaglia contro l’inefficienza di AGEA abbiamo portato in piazza centinaia di agricoltori, CIA Liguria ha esercitato  pressioni sul nuovo Direttore AGEA contribuendo ad aprire un canale di dialogo, crediamo di aver fatto sempre la nostra parte, se i risultati non vengono non dipende certo da noi.”

L’esasperazione per un PSR che non parte, e per una gestione delle informazioni  inadeguata, è grande tanto fra gli agricoltori, quanto fra i tecnici. Troppo spesso c’è distanza fra le  delibere  che creano aspettativa e l’effettiva possibilità di operare. E troppo spesso alle difficoltà generali se ne aggiungono altre frutto di cattiva comunicazione, ed è innegabile che siano evidenti anche forti limiti del sistema regionale, a partire dalla ristrettezza numerica dell’ ufficio che si occupa di PSR.

Che esista difficoltà di “governo”- politico e tecnico – dell’intera vicenda crediamo sia innegabile, questo gap  va recuperato urgentemente con coraggio ed umiltà.

La nostra disponibilità alla collaborazione è testimoniata dai fatti, e la riconfermiamo pienamente , sapendoci assumere tutte le responsabilità del caso ed auspicando la rapida convocazione di un incontro che consenta di individuare modus operandi più efficienti dell’ attuale, nell’ unico comune interesse:   il pieno avvio delle misure del PSR.”<