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Ad Alto ricordata la figura di Felice Cascione “U megu”

7 agosto 2016 | 11:25
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Ad Alto ricordata la figura di Felice Cascione “U megu”

Fischia il vento fu cantata, in maniera “provvisoria” dopo essere stata scritta su un foglio di carta del ricettario di Cascione

Imperia. Il vento torna a fischiare sui sentieri percorsi da Felice Cascione e dalla sua banda di eroici «ribelli». E’ successo questa mattina ad Alto dove ci sono state le celebrazioni in ricordo di «u megu», capo partigiano e autore delle parole di «Fischia il vento» (la musica è invece quella di Katiuscia, aria popolare russa), vero canto delle formazioni partigiane garibaldine. Ad Alto, provincia di Cuneo, accanto al sindaco Renato Sicca c’erano anche agli associati delle Anpi e i simpatizzanti. E c’era anche Sergio Chiamparino, presidente della Regione Piemonte.

Fischia il vento fu cantata, in maniera “provvisoria” dopo essere stata scritta su un foglio di carta del ricettario di Cascione, imperiese antifascista (prima dell’8 settembre) e campione di pallanuoto, a Curenna, frazione di Vendone, dopo la messa di Natale del 1943.

La banda di Cascione intonò il canto, davanti ad un fuoco, con gli abitanti che, per ringraziamento, invitarono i giovani partigiani, uno per famiglia (parroco compreso), al pranzo natalizio del giorno dopo. Cascione, in pochi mesi di montagna, non solo comanda la banda dei “ribelli” ma anche cura gli abitanti dell’entroterra.