Ventimiglia, parte petizione popolare per spostare i migranti dalle Gianchette
Ieri un centinaio di cittadini ha incontrato l’avvocato e consigliere comunale Silvia Malivindi
Ventimiglia. Ieri sera un centinaio di cittadini ha incontrato l’avvocato e consigliere di opposizione Silvia Malivindi presso il quartiere delle Gianchette.
L’incontro, organizzato dal comitato di quartiere, si è concluso con la redazione di una petizione popolare per chiedere a sindaco e giunta di prendere provvedimenti urgenti nei confronti della situazione delle Gianchette. Chiesto inoltre al prefetto il trasferimento in strutture idonee delle centinaia di migranti presenti nella chiesa di Sant’Antonio: qui, gli stranieri, versano in condizioni disumane, mentre nel quartiere ormai regna il degrado.
“Alcuni residenti del quartiere delle Gianchette mi hanno invitata a visitare da vicino in che condizioni versa un quartiere dimenticato dallo Stato”, ha dichiarato la Malivindi, “Circa 1200 migranti, tra cui donne e bambini piccolissimi, dormono per terra nel campetto o nel parcheggio di fronte che oramai è anch’esso un accampamento a cielo aperto. Ci sono 6 bagni per 1200 persone. Gli scarichi e la fogna sono al collasso. I ratti sono grossi come gatti. Là dove finisce lo Stato, dove fallisce la politica, dove muore la dignità, nascono delle domande: come è possibile che si sia arrivati a questo punto? Qualsiasi sia l’orientamento politico, non si può pensare che questa situazione sia accettabile. Non lo è per nessuno. Dove è lo Stato? Dove è il Ministero dell’Interno? E dove è l’indirizzo politico di questa amministrazione così distante dai cittadini? Stasera è partita una raccolta firme per presentare una petizione popolare ai sensi dello statuto comunale di Ventimiglia che mi incaricherò di protocollare. Sono già state raccolte diverse firme. Il M5s è vicino ai cittadini. Tutti”.