Ventimiglia, migranti danno per l’economia: il consigliere Ballestra chiede esonero da studi di settore
Presenza di stranieri irregolari e no borders mandano sul lastrico i commercianti
Ventimiglia. “Le attività produttive della città devono essere esonerate dagli studi di settore”. A chiederlo in modo formale, attraverso un ordine del giorno, è il consigliere di opposizione Giovanni Ballestra.
“Ventimiglia negli ultimi due anni è stata interessata dall’emergenza del flusso migratorio proveniente dalle coste africane, in quanto città di confine e di passaggio privilegiato verso la Francia e i paesi del nord Europa”, scrive Ballestra, “Visto che la normativa europea che regola tali flussi – in particolare il trattato di Dublino – di fatto permette di non consentire l’ingresso dei migranti che non rispettano alcune condizioni giuridiche previste dallo stesso trattato, visto che un gran numero di migranti che oltrepassano la frontiera vengono poi respinti in Italia e creano un disagio enorme per la città, visto che nel 2015, per ben quattro mesi il movimento NO borders ha occupato abusivamente l’area della frontiera, creando blocchi e disfunzione al traffico veicolare e quindi al flusso turistico dalla costa azzurra, visto che i migranti da ormai più di un anno di fatto sono ospitati dalla città di Ventimiglia, con collocazioni di fortuna e piuttosto precarie, e tutto ciò ha creato un impatto fortemente negativo all’immagine della città, chiedo di dare mandato al sindaco di porre in essere tutte le azioni politico amministrative al fine di esonerare le attività produttive che svolgono la loro attività nella città di Ventimiglia dagli studi di settore anni 2015 2016″.
Il consigliere punta il dito anche contro le numerose manifestazioni, organizzate dagli attivisti no borders, che hanno bloccato il traffico cittadino durante i weekend, “creando notevole danno economico alla città”.