Unicef Imperia: è record “eredità”. Primo in Italia per lasciti testamentari

28 luglio 2016 | 08:38
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Unicef Imperia: è record “eredità”. Primo in Italia per lasciti testamentari

Appartamenti, mobili e libri antichi, gioielli e conti in banca: in molti credono nel lavoro dell’associazione mondiale

Imperia. L’Unicef con più eredità e lasciti? Quello della nostra provincia. Appartamenti, mobili antichi, gioielli e conti in banca: milioni di euro in eredità per regalare una vita migliore ai bambini poveri. A dichiararlo, con grande orgoglio e soprattutto tanta gioia per i risultati ottenuti è il presidente provinciale di Unicef Italia Colomba Tirari.

L’ultima cospicua eredità lasciata all’associazione che dona speranza ai bambini di tutto il mondo è quella di una signora di Sanremo, Gabriella Cazziani, morta qualche anno fa. “Non sapevamo nulla della donazione fino allo scorso anno”, racconta Colomba Tirari, “E non conoscevamo nemmeno la signora, un professoressa di matematica in pensione morta a 64 anni senza eredi”.

Invece la donna doveva avere a cuore l’Unicef, tanto da aver lasciato tutti i suoi averi all’associazione. “A trovare il suo testamento manoscritto è stato l’avvocato che l’ha seguita negli ultimi anni”, dice la Tirari, “E’ lui che, dopo aver portato il documento in tribunale ci ha avvisati del lascito”. Nell’appartamento della donna, ricoverata al Borea per una malattia che l’aveva resa inferma, è stata trovata anche una “pigotta”. Proprio la bambola cucita a mano dalle volontarie dell’Unicef è il probabile trait d’union tra la professoressa e il comitato provinciale dell’associazione.

Gabriella Cazziani, in particolare, ha lasciato all’Unicef della provincia di Imperia due appartamenti, uno di 110 metri quadrati a Sanremo pieno di giocattoli nuovi (già consegnati ai bambini) e una casa indipendente a Courmayeur, un conto in banca di 400mila euro, più o meno 50mila euro di gioielli, mobili (per circa 200mila euro) e libri antichi, tra cui una Commedia decorata a mano con il metodo a punta secca. Il tutto supera abbondantemente il milione di euro di valore.

“Come abbiamo saputo che Gabriella Cazziani era sepolta nel cimitero di Valle Armea”, dice il presidente provinciale dell’Unicef, “Un nostro volontario si è recato alla sua tomba per deporre un mazzo di fiori in segno di ringraziamento da parte di tutti i bambini del mondo che ha aiutato con il suo gesto”.
Ma quella della signora di Sanremo, figlia di una pianista che aveva suonato anche per Puccini, non è la prima cospicua eredità lasciata all’Unicef provinciale. Un’altra persona aveva lasciato un’intera palazzina di tre piani in via Volta a Sanremo e un appartamento a Santo Stefano al Mare: in questo caso, però, il lascito era da suddividere tra dieci associazioni tra cui, appunto, l’Unicef.

L’insieme dei lasciti, in ogni caso, premia il comitato provinciale come il primo in assoluto per eredità a livello nazionale. Altra nota positiva è il cospicuo aumento dei pledge: ovvero degli “impegni” mensili dei donatori Unicef: “In un anno queste donazioni sono aumentate del 62%”, conclude Colomba Tirari, “E ora riceviamo contributi per 108mila euro all’anno. Per questo tengo a ringraziare tutti i volontari e soprattutto tutti i donatori che hanno fiducia in noi e sostengono i progetti dell’Unicef”.