Taggia, degrado alle ex Caserme Revelli: i cittadini scrivono al sindaco Genduso

28 luglio 2016 | 09:24
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Taggia, degrado alle ex Caserme Revelli: i cittadini scrivono al sindaco Genduso
Taggia, degrado alle ex Caserme Revelli: i cittadini scrivono al sindaco Genduso
Taggia, degrado alle ex Caserme Revelli: i cittadini scrivono al sindaco Genduso
Taggia, degrado alle ex Caserme Revelli: i cittadini scrivono al sindaco Genduso
Taggia, degrado alle ex Caserme Revelli: i cittadini scrivono al sindaco Genduso

In una lettera rivolta al primo cittadino viene evidenziato lo stato di abbandono e degrado della zona. 50 le firme raccolte

Taggia. Stanchi di vedere le ex Caserme in uno stato di abbandono e degrado, hanno deciso di non restare più in silenzio e di rivolgersi con una lettera aperta al sindaco Vincenzo Genduso per denunciare le pessime condizioni in cui versa un’area frequentata abitualmente da giovani e anziani.

Sono 50 le firme raccolte nel giro di pochi giorni dai residenti delle Levà. Il gruppo di cittadini chiede a gran voce un segnale di attenzione da parte del sindaco e dell’amministrazione. Ma una copia della lettera sarebbe stata inoltrata anche al Prefetto e al Presidente della Provincia di Imperia.

“Ci risulta che le caserme ora dovrebbero appartenere al Comune di Taggia e che presto – si legge nella lettera consegnata al sindaco – dovrebbe andare all’appalto la costruzione di un nuovo campo sportivo. Ciò nonostante lo stesso comune attraverso i suoi dipendenti, pare scarichi materiale inerte, pietre ecc…, nel retro delle Caserme.”

Questo è solo uno dei problemi che viene evidenziato dai cittadini che proseguono la loro lettera evidenziando che “in tutta l’area è cresciuta erba che a tutt’oggi essiccata, diventerebbe un pericolo d’incendio se qualche malintenzionato gli desse fuoco”.

Un altro aspetto che viene sottolineato riguarda la forte velocità dei veicoli in transito: “a tutte le ore mettono in pericolo la vita di bambini, anziani ed animali che normalmente frequentano il cosiddetto parco, se fosse curato.”

Ora i residenti sono in attesa di una risposta concreta da parte dell’amministrazione.