Strage di Nizza, Bozzo: “Il massacro di Nizza è anche un avvertimento: ormai il nemico è in casa nostra”

15 luglio 2016 | 15:11
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Strage di Nizza, Bozzo: “Il massacro di Nizza è anche un avvertimento: ormai il nemico è in casa nostra”

Fabio Bozzo, Coordinatore Giovanile della Lega Nord Liguria, si esprime sulla tragedia avvenuta ieri sera a Nizza

Liguria. Fabio Bozzo, Coordinatore Giovanile Lega Nord Liguria afferma: “Non è certo facile parlare di quanto avvenuto ieri notte a Nizza.

Intanto perché parlare di 80 innocenti macellati dagli islamici di turno annebbia la razionalità, in secondo luogo perché già immagino le repliche dei finti buonisti di sinistra, per i quali il problema in Europa sono i Salvini e le Le Pen, invece che i drammi che tali leaders denunciano inascoltati da troppi anni.

La tragedia di ieri notte è presto detta, poiché altro non è che l’ennesimo massacro targato islam. Islam ed invasione extracomunitaria mirante alla sostituzione etnica degli Europei.

Come Coordinatore ligure del Movimento Giovanile della Lega Nord non posso che lanciare un appello a tutti i ragazzi e ragazze di buona volontà e sani costumi: accorrete nelle nostre fila, accrescete i nostri ranghi, aiutateci ad aiutarvi.

Oggi in Italia una sola forza politica si batte contro l’annientamento fisico delle genti europee, la Lega di Salvini. Ecco perché siamo tanto odiati sia dagli invasori che dai loro collaborazionisti nostrani.

A fronte di un PD che scientificamente porta avanti la sostituzione etnica e di un M5S che invia i suoi rappresentanti a baciare la mano dei terroristi palestinesi, la Lega si erge come ultimo argine contro la follia che rischia di spazzarci via tutti quanti.

Il massacro di Nizza è anche un avvertimento: ormai il nemico è in casa nostra. Non è più il tempo di piangere i nostri caduti, è il tempo di vendicarli.

Come? In qualità di Coordinatore giovanile leghista propongo questo alla leadership di questo sciagurato Governo e di questa imbelle Unione Europea: vietare l’islam su tutto il territorio nazionale, in quanto religione/ideologia dichiaratamente in contrasto con la civiltà democratica; occupare militarmente un tratto di costa della Libia, Paese un tempo stabile e che le dementi politiche europee hanno trasformato in un calderone jihadista; espellere in massa in tale territorio tutti gli islamici residenti nell’UE, con o senza la loro volontà; infine bloccare ora e per sempre i nuovi arrivi di queste persone, perché di persone si tratta, e molto pericolose.

Quanto avvenuto in Francia si ripeterà ancora purtroppo, almeno finché le forze identitarie definite spregiativamente populiste non avranno la possibilità di governare con fermezza il nostro Continente ferito.”