Provincia di Imperia, a rischio la sicurezza nelle scuole

14 luglio 2016 | 09:41
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Provincia di Imperia, a rischio la sicurezza nelle scuole

La sicurezza degli alunni, dei docenti e degli stessi collaboratori scolastici sarà seriamente a rischio, vista la sproporzione tra i plessi funzionanti e l’esiguità dell’organico dato

Imperia.FLC CGIL Imperia, CISL Scuola Savona Imperia, SNALS CONFSAL di Imperia si esprimono circa l’ennesimo taglio all’organico dei collaboratori scolastici apportato dall’Ufficio Scolastico Regionale Liguria per l’anno scolastico 2016/17.

Negli ultimi 4 anni 53 posti evaporati a vantaggio delle altre province liguri. Ora la sicurezza degli alunni, soprattutto, ma anche dei docenti e degli stessi collaboratori scolastici sarà seriamente a rischio, vista la sproporzione tra i plessi funzionanti (quasi 200) e l’esiguità dell’organico dato (420 unità).

Marco Novaro Mascarello di FLC CGIL Imperia, Gianni Garino di CISL SCUOLA SAVONA IMPERIA e Silvano Arnaldi di SNALS/CONFSAL Imperia affermano:Nella scuola dell’autonomia i collaboratori scolastici rivestono un ruolo di primaria importanza essendo deputati a vigilare sui locali e sugli alunni, ad accogliere gli utenti, i loro familiari e i visitatori occasionali, a collaborare attivamente nella gestione del sistema di sicurezza di ciascun plesso, ricoprendo ruoli di estrema importanza nelle procedure di emergenza, prestando cura agli alunni disabili ed a quelli della scuola dell’Infanzia nell’uso dei servizi igienici e nell’espletamento della pulizia personale, nonché nell’ausilio materiale agli alunni portatori di Handicap durante gli spostamenti.

Bene, appurata la funzione importantissima dei Collaboratori Scolastici, veniamo a sapere che l’Ufficio Scolastico Regionale per la Liguria ha deciso di apportare un taglio di 15 unità all’organico dei Collaboratori Scolastici nella nostra provincia.

Questo ennesimo taglio non è originato dal MIUR, come tanti altri in questi ultimi anni, ma è stato deciso da Genova, visto che il numero dei C.S. attribuito dal Ministero alla Liguria è aumentato, sia pure di sole 6 unità.

Tutto nasce da una decisione assunta da USR Liguria alcuni anni or sono , relativamente alla presunta “abbondanza” dell’organico dei CS della nostra provincia, che ha portato a 53 posti in meno in 4 anni.

Questo perché, ostinatamente, si prende in considerazione solo il numero degli alunni, senza considerare il numero dei plessi esistenti nei territori.

Ora non sarà più possibile garantire neppure la minima sicurezza ed in molte scuole ci saranno intere mattinate o pomeriggi senza che nessuno possa effettuare un’adeguata sorveglianza.

La provincia di Imperia ha un territorio del tutto particolare, comprendente vallate con piccoli paesi, dove operano plessi scolastici che se fossero chiusi costringerebbero bambini dai 5 ai 10 anni ad estenuanti trasferimenti in scuolabus, con tutti i rischi del caso.

Presenta un altissimo numero di alunni disabili, che hanno necessità dei collaboratori scolastici anche per problemi igienici e di sicurezza.

Abbiamo poco meno di 200 plessi scolastici, in molti dei quali non sarà possibile garantire le pur minime garanzie di sicurezza.

A fronte di un organico di 420 CS in ruolo in provincia, 114 unità hanno una invalidità personale riconosciuta dall’Asl locale.

Praticamente uno su quattro di questi lavoratori/lavoratrici in precarie condizioni di salute , faticano già a garantire una presenza costante.

Aggiungiamo che il governo Renzi, a suo dire così attento al mondo della scuola, ha proibito la chiamata del supplente per i primi 7 giorni di assenza, provocando insicurezza ulteriore nei plessi: come si potrà far fronte all’ulteriore aggravio dato dalla legge che sancisce questo assurdo divieto, stante il prossimo taglio che si abbatterà su Imperia?

Molte quindi le ragioni che fa risultare incomprensibile il taglio genovese, se non alla luce della NON conoscenza, da parte dell’Amministrazione, dei reali problemi delle scuole della provincia di Imperia.

Segnaliamo che quasi tutti i Dirigenti Scolastici della provincia, specialmente quelli degli Istituti Comprensivi, hanno richiesto per iscritto all’USR Liguria un aumento dell’organico dei propri Istituti, proprio alla luce del fatto che conoscono benissimo la già attuale impossibilità di garantire la sicurezza in tutti i plessi loro affidati. Figuriamoci con ulteriori tagli!

Da Genova ci dicono che abbiamo troppi plessi, ma non possono chiuderli, non essendo loro competenza; però decidono di tagliare comunque il personale, compromettendo così la sicurezza degli alunni e anche dei docenti, che saranno in molte situazioni “costretti” ad effettuare in prima persona la sorveglianza, togliendo così ulteriori tempo agli alunni, già ridotto dopo i tagli degli ultimi anni.

Per non parlare di cosa potrebbe accadere nel malaugurato caso di calamità, in assenza di personale adibito alle procedure di emergenza, quasi sempre collaboratori scolastici.

La popolazione imperiese non merita di vedere i propri studenti a scuola in situazione di minima sicurezza; questo il risultato dell’accanimento col quale si riduce il personale scolastico assegnato alla nostra provincia”.