Proseguono i lavori al Museo del Relitto Romano a Santo Stefano al Mare
Una struttura all’avanguardia che riempie di soddisfazione Area24, il comune di Santo Stefano e Tethys
Santo Stefano al Mare. Una splendida struttura all’avanguardia, progettata e seguita dall’Architetto Sergio Raimondo, sarà presto pronta ad accogliere residenti e turisti desiderosi di scoprire le bellezze e le ricchezze nascoste nel nostro mare.
E’ il Museo del Relitto Romano che presto aprirà a Santo Stefano al Mare, sotto la pista ciclabile di Area24.
Oggi a presentare l’avanzamento dei lavori alla stampa c’eranoper Area24 Franco Floris, Giuseppe Argirò, l’architetto Sergio Raimondo, i sindaci di Santo Stefano al Mare e Sanremo Elio Di Placido e Alberto Biancheri e Sabina Airoldi Direttore del Cetacean Research Project (CSR) e membro del Consiglio Direttivo di Tethys.
I visitatori al momento dell’apertura ufficiale, prevista nei prossimi mesi, potranno vivere l’esperienza dell’immersione.
Nello specifico il progetto, ormai completo al 90%, prevede una sala multimediale, un museo interattivo e la possibilità di “ immergersi “ nei fondali. Il sistema, infatti collegato a “meda”, una boa galleggiante, alimentata da pannelli solari, invia le immagini in diretta al museo.
All’interno del museo, dove tutto è curato nei minimi dettagli, è stato realizzato uno spazio espositivo sensoriale e multimediale, un sommergibile, delle anfore romane. Nulla è stato lasciato al caso.
Il modello gestionale della struttura, come previsto da sempre, si dovrà basare sul coinvolgimento diretto del comune di Santo Stefano al Mare che diventerà il protagonista della gestione dell’infrastruttura.
“Qui si veicolano contenuti di carattere scientifico quindi – precisa Argirò – ci voleva un produttore che avesse rigore assoluto. Abbiamo subito pensato al più autorevole degli istituti che è Tethys e proprio a loro abbiamo chiesto di mettere sul posto un’unità operativa, una vera e propria sede sul nostro territorio”.
Area24, Comune di Santo Stefano al Mare e Tethys andranno quindi a gestire questo importante patrimonio con l’intento di far scoprire ai visitatori le ricchezze del nostro mare. L’intenzione è quella di proporre un’attività didattico ambientale rivolta anche alle scolaresche. Un ampio progetto che punta in particolare al coinvolgimento dei giovani.