Pokemon Go, gli imperiesi sono i “cacciatori” numero uno: “Rivali ma amici che giocano tutti insieme”
Domenica il gruppo ‘Pokemon GO Imperia e Dintorni’ invaderà la città
Imperia. Ad oggi oltre 300 membri spalmati su tutta la Provincia ed oltre (con persone anche di Albenga) che condividono, si scambiano indicazioni, suggerimenti e strategie, organizzando anche raduni. Come quello che, domenica 31 luglio prossimo, vedrà arrivare a Imperia gente anche dal Savonese per catturare, tutti insieme, i Pokemon. E, se si è dello stesso team, unirsi per conquistare le palestre. Su Facebook il gruppo Pokemon GO Imperia E Dintorni in fatto di organizzazione sta facendo faville. A crearlo, solo due settimane, fa è stata Desy Grillo, la giovane imperiese che con i Pokemon ci è cresciuta.
“Non avrei mai pensato che il nostro gruppo avrebbe preso così piede. – spiega a Riviera24 la giovane admin, emozionata per essere la prima volta che affronta un’intervista ma anche per aver scoperto una ‘palestra gialla’ proprio davanti alla Statua di Mike Bongiorno. Desy, tra l’altro, fa anche già parte del gruppo Pokemon Italia da oltre quattro anni – E nonostante nell’esperienza della cattura dei Pokemon ci sia anche quella dei tre diversi team – Istinto, Saggezza, Coraggio: nomi che corrispondono ai tre leggendari Pokemon della prima generazione – la rivalità è assolutamente amichevole. Anzi, spinge le persone a giocare tutti insieme”. E’ così che, a Imperia, Desy ha conosciuto persone nuove, “persone con cui dopo dieci minuti, parlando del gioco ma anche di molto altro, mi pare di conoscere da sempre”.
Originariamente nati in tv come cartoon negli anni ’90, i mostriciattoli giapponesi divennero games per consolle portatili per poi, fino a poche settimane fa, essere scaricabili tramite un link esterno oppure, per il sistema operativo Ios, attraverso gli account in uscita man mano nei vari Paesi (Canada e Australia i primi, poi anche in Italia, in Giappone). In un batter d’occhio, dal 15 luglio di quest’anno, sono approdati in app sul telefonini dando vita ad una spasmodica ricerca finalizzata a scovare i Pokemon, creaturine che si manifestano attraverso la fotocamera del proprio cellulare. E con i ‘pokestop’ pare sia anche un divertente modo per conoscere la propria città: un monumento, uno scorcio, una via o una statua: particolari magari mai notati prima e che adesso diventano occasione di cultura grazie alle informazioni descritte dalla app in quel particolare punto.
Un gioco che sta rivoluzionando i rapporti tra persone e tra persone e videogiochi. Un fenomeno sociologico globale, molto criticato da una corrente di pensiero che pensa zombifichi le nuove generazioni portate a farsi completamente assorbire da una vita parallela ma pericolosamente irreale. “In Pokemon Go, come sempre succede, il problema non è l’applicazione in se ma l’uso che se ne fa” riflette saggiamente Desy che, nel gestire il gruppo social, ammette una gran soddisfazione, sia sua che dei suoi genitori e del suo ragazzo conosciuto più di un anno fa proprio grazie a questo game “perché, prima, anch’io tendevo a stare di più a casa cercando di mantenere intima la mia passione per i videogiochi. Invece adesso, finalmente, non ho timore di essere giudicata!”.
E’ indubbio che Pokemon Go è davvero diventato virale. Quelli che ad oggi non si sono ancora fatti contagiare si contano sulle dita: tutti a caccia nell’obiettivo finale, per ora, di catturare il numero massimo di Pokemon, fatta eccezione per i leggendari che usciranno nel corso di particolari eventi. Si perché Pokemon Go è destinato a durare parecchio visto che qui si ha a che fare con Pokemon di prima generazione mentre in vista ce ne sono ben altri sei. A novembre, infatti, usciranno Pokemon Sole e Luna (giochi per consol)…la settima generazione.
E poi gli aggiornamenti: con i prossimi probabilmente verrà implementata anche la possibilità di effettuare scambi tra giocatori che potranno anche lottare confrontandosi non solo tra squadre ma anche singolarmente.