Pesca, Pucciarelli: “Importante rispettare le diversità ambientali che intercorrono tra il Mar Ligure e il Mar Adriatico”

Il caso della pesca di acciughe e sardine finisce in Parlamento
Liguria. «Acciughe e sardine – spiega Stefania Pucciarelli, consigliere regionale della Lega Nord – costituiscono la frazione più alta del pescato nazionale, circa un milione di quintali l’anno, pari al 30% della cattura dei pesci ed al 20% del totale. Secondo il decreto del Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali del 25 gennaio 2016, nel Mediterraneo le imbarcazioni italiane che svolgono la pesca dei piccoli pelagici hanno l’obbligo di effettuare 20 giorni di pesca al mese per un massimo di 180 giorni all’anno».
Il problema, secondo il consigliere leghista, sta proprio in queste tempistiche che mal si adattano alle esigenze dei pescatori liguri. Infatti, le imbarcazioni dei nostri pescatori che operano nel Mar Ligure svolgono una stagione ben più corta di quella prevista dal decreto, non arrivando mai ai 180 giorni annui di pesca.
Dopo la presentazione di un ordine del giorno in consiglio regionale , che il 21 giungo è stato approvato all’unanimità, ora il caso è finito in Senato, grazie ad un’interrogazione presentata dal capogruppo della Lega Nord Gianmarco Centinaio.
«Ringrazio il senatore Centinaio per l’interesse dimostrato su questa problematica – aggiunge Pucciarelli – perché ora anche il Governo dovrà comunicare quali provvedimenti intenderà adottare al fine di provvedere ad una modifica del decreto ministeriale, tenendo conto delle diversità ambientali e tipologiche che intercorrono tra il Mar Ligure ed il Mar Adriatico.
Se tale modifica non arriverà in tempi brevi, rischiamo che i nostri pescatori vengano multati. Tutelare l’intero comparto ittico regionale deve essere una priorità».