Oneglia nella morsa del traffico per il cantiere sull’Impero, danni anche per il commercio

25 luglio 2016 | 18:04
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Oneglia nella morsa del traffico per il cantiere sull’Impero, danni anche per il commercio

Situazione ancora difficile dopo l’avvio degli interventi di sistemazione della nuova stazione ferroviaria sul torrente cittadino

Imperia. Oneglia nella morsa del traffico, anche il 25 luglio. In questi giorni, secondo le previsioni sarebbero dovuti terminare i lavori sull’Argine Destro dove è in corso l’allestimento della nuova stazione e la linea ferroviaria tra San Lorenzo e Andora.  “Il cantiere è in alto mare – lo scrive in un post Piero Di Meo del gruppo dei Mugugni – Difficile ipotizzare una data per la riapertura al traffico.  Sono sicuro (parere di amico ingegnere) che sarebbe stato possibile realizzare un by-pass nell’alveo del torrente ed evitarci le code e gli ingorghi”.

Ma ci sono anche delle conseguenze anche pesanti al di là del traffico, decisamente caotico, che si registra ad ogni ora del giorno. “A cominciare dal calo di clientela per chi sull’Argine o in via Trento ha la sua attività. La Conad, interpellata in via ufficiosa – dice lo stesso Di Meo –  ha asserito che al momento ha dovuto mettere il personale in ferie e da inizio agosto sta pensando alla cassa integrazione, senza parlare dello spreco di derrate di ogni genere, in particolare frutta e verdura, che giornalmente restano invendute e quindi inutilizzabili. Lo stesso edicolante di via Trento ha ammesso che le vendite hanno subito un calo verticale e si sono praticamente dimezzate. Questo fatto dovrebbe far riflettere tanti saccenti anche sul futuro di via Cascione”.

Risponde a tono il consigliere di Forza Italia Piera Poillucci: “Quando ci sono dei lavori pubblici, dei cantieri così importanti, l’Amministrazione deve tenere costanti rapporti per far sì che l’impresa esecutrice non lavori al massimo della sua comodità a scapito della gente che vive la città. Io mi aspetto dal Sindaco e da Abbo, rispettivamente uno per la viabilità e l’altro per i lavori pubblici, che tutelino i diritti dei cittadini”.