Migranti, Alternativa Tricolore: “Non è possibile allestire un centro di accoglienza “temporaneo”al Parco Roya di Ventimiglia”

5 luglio 2016 | 10:10
Share0
Migranti, Alternativa Tricolore: “Non è possibile allestire un centro di accoglienza “temporaneo”al Parco Roya di Ventimiglia”

La Segreteria Regionale di Alternativa Tricolore si esprime riguardo agli ultimi episodi avvenuti nella città di confine

Ventimiglia. La Segreteria Regionale di Alternativa Tricolore comunica: “Dopo i disordini provocati dagli extracomunitari e dai centri sociali a loro solidali che hanno provocato un clima di altissima tensione con il conseguente intervento delle Forze dell’Ordine, Alternativa Tricolore condivide le preoccupazioni del Presidente di Confcommercio Simone Piccolo al quale va tutta la nostra solidarietà.

Non è assolutamente possibile allestire un centro di accoglienza “temporaneo”al Parco Roya per un numero così elevato di migranti e presunti “profughi” il cui arrivo aumenta sempre di più, così come non è possibile che venga poi trasformato in una “specie” di Cie in quanto la città di confine non ha strutture idonee in merito.

Alternativa Tricolore ritiene opportuno che grazie ad un azione “bipartisan”al di là delle ideologie politiche degli Amministratori locali, dei consiglieri comunali,dei responsabili di tutte le forze sociali della città una vibrata e forte protesta venga inviata al Ministro degli Interni Angelino Alfano affinché intervenga per bloccare una volta per tutte il flusso d extracomunitari in Liguria, rimpatriati tutti i migranti al momento privi di identificazione e di certificato sanitario o vengano inviati nei Cie presenti nelle regioni limitrofe, venga potenziato il controllo alle stazioni ferroviarie e ai caselli autostradali, e inoltre è necessario reprimere il fenomeno del passaggio abusivo e illegale di clandestini al di là del confine di Stato per opera di organizzazioni malavitose locali.

Prevenzione e azione questo è il binomio per trovare una soluzione”tampone” alla gravissima situazione che dopo un anno si ripresenta con grave danno per il turismo,per il commercio e per la convivenza sociale”.