L’Italia di Sturaro perde ai rigori e lascia Euro 2016

2 luglio 2016 | 23:49
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L’Italia di Sturaro perde ai rigori e lascia Euro 2016

La sfida era iniziata con un minuto di silenzio per ricordare le vittime di Dacca

Sanremo. Ai rigori passa la Germania e Euro 2016 per l’Italia finisce il 2 luglio contro i campioni del mondo in carica. Gli “11” di Conte ci hanno fatto sognare. Per mister Antonio era l’ultima partita in azzurro. Ora darà spazio a Ventura. Delusi, ma usciti con onore da Bordeaux i nostri azzurri.

Bar e ristoranti, ma anche piazze della Riviera hanno vissuto col solito calore, ma anche molto nervosismo la sfida del dopo cena tra gli azzurri e i panzer tedeschi che ha andata avanti praticamente per tutta la serata con i tempi supplementari e poi i rigori.

Il match aveva preso una brutta piega dopo l’1 a 0 nel secondo tempo di Ozil. A rimettere in gioco la Nazionale il rigore calciato da Bonucci che ha bucato Neur. Poi si è andati avanti anche ai supplementari e quindi ai rigori. Una sfida giocata a ritmi molto elevati con Stefano Sturaro, la “star” di Sanremo schierata fin dal primo secondo di gioco. Ha rimediato anche un cartellino giallo, ma anche in azzurro ha dimostrato grande talento e non ha deluso i suoi tifosi rimasti incollati per quasi tre ore alla tv.

Bandiere tricolori, tante maglie azzurre e anche parrucche in testa per vivere una serata di grande sport tra fiumi di birra. Anche i turisti tedeschi hanno guardato la partita nella sala tv degli alberghi, ma anche nei pub della provincia tra Diano Marina, Bordighera, Sanremo con menù a tema a base di wurstel e krauti con birra in una sorta di “Oktober fest” estiva. Loro in festa noi dolori e lacrime per un sogno sfumato.

Una partita tra l’altro segnata dalla dramma di Dacca con nove italiani uccisi nell’attacco terroristico. Prima del fischio di inizio è stato osservato un minuto di silenzio e gli undici di Conte hanno giocato con il lutto al braccio. Grande la commozione di capitan Buffon, ma anche dei tifosi che erano allo stadio di Bordeaux.