La lettera di Piera Poillucci al collega/amico Antonio Russo

23 luglio 2016 | 12:27
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La lettera di Piera Poillucci al collega/amico Antonio Russo

“Quanto alla vita, sei un amico, per cui Ti dico solo grazie, mediterò sulle Tue parole”

“Caro Consigliere Russo,
Ti reputo non solo un Collega Consigliere, ma soprattutto un amico.
Accetto lezioni di politica, di diritto e di vita da molti e certamente anche da Te.
Quanto al diritto, Ti allego la copia dell’art. 13 del Capitolato che il Tuo sindaco ha reso parte integrante della sua ordinanza contingibile con cui ha affidato il servizio alla sua amata Teknoservice, così potrai apprendere – fra le altre cose- che il Comune, dopo un ritardo di tre giorni, può (e deve) sostituirsi al datore di lavoro inadempiente.
Quanto alla politica, credevo che Tu sapessi che io non cambio casacca, sono e resto al mio posto, nella buona e nella cattiva sorte, a differenza di altri che per un piatto di lenticchie, fanno ben altro, tra cui votare provvedimenti finanziari vergognosi che si sostengono proprio grazie al loro UNICO voto.
Quanto alla vita, sei un amico, per cui Ti dico solo grazie, mediterò sulle Tue parole.
Parlerai solo in Consiglio? Sai che non mi tiro indietro, mai.
Un caro saluto.”