Imperia, fine del ciclo sperimentale di teatro contemporaneo per genitori

4 luglio 2016 | 14:24
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Imperia, fine del ciclo sperimentale di teatro contemporaneo per genitori
Imperia, fine del ciclo sperimentale di teatro contemporaneo per genitori
Imperia, fine del ciclo sperimentale di teatro contemporaneo per genitori
Imperia, fine del ciclo sperimentale di teatro contemporaneo per genitori

Si è concluso Effetto Farfalla, un ciclo annuale di incontri bisettimanali nei quali un gruppo di genitori si riunisce per confrontarsi assieme ad uno psicologo.

Imperia. Un martedì al mese, per sei mesi quasi una ventina di genitori accompagnati dal loro curioso ed intraprendente psicologo Fulvio Rombo in balia dei conduttori teatrali Valentina di Donna, performer, e Christian Gullone, cantattore, hanno partecipato ad un corso sperimentale di teatro contemporaneo per genitori.

“Dal canto mio potrei solo aggiungere che al ‘gruppo di parola per i genitori’ si è positivamente integrato un lavoro interessante che ha coinvolto l’espressività, il corpo, e ha generato un legame forte tra tutti i componenti del gruppo…” -afferma Fulvio Rombo.

Effetto Farfalla è un ciclo annuale di incontri bisettimanali nei quali un gruppo di genitori si riunisce per confrontarsi assieme ad uno psicologo. Dopo alcuni anni di buoni risultati, Fulvio Rombo ha deciso di sperimentare qualcosa di nuovo, anche grazie ad una incursione impertinente presso il Baraonda, centro giovanile di Baragallo dove si riuniscono molti dei giovanissimi di zona.

Ed un incontro al mese è stato tenuto quindi dai due impertinenti, che hanno proposto degli incontri di teatro contemporaneo dove mettere alla prova quelle persone. Ecco una frase condivisa da tutti i genitori nel feed-back: “è stato bello per una volta fare qualcosa non solo come genitori, ma come noi.”

I cinque densi incontri si sono conclusi con un breve spettacolo, derivato dal lavoro sviluppatosi nei mesi, e che ha strappato diverse risate ai presenti, oltre che finali applausi.

“La soddisfazione più grande è stato vedere il gruppo che pian piano (neanche poi così piano) si lasciava coinvolgere dal ‘gioco’, che lasciava spazio a loro come individui. Disponibilità e voglia di mettersi alla prova per me sono le parole chiave.” – dice Valentina Di Donna.

Il teatro contemporaneo è molto egoista: nessun copione, nessun personaggio, molto spesso nessuno spettacolo e nemmeno un pubblico che non siano i compagni del corso. Si agisce per se stessi, in relazione al gruppo e grazie ad esso.

In virtù di questo ruoli professionali o familiari diventano più semplici in quanto più bilanciati e sereni.

Quelli che alla prima lezione sono stati esercizi molto semplici hanno aperto la strada a scardinamenti sempre maggiori, ad una maggiore centratura per persone che, non solo come genitori, pensano più spesso al prossimo che a se stessi.

Questo gruppo di persone ha deciso di volare in modo diverso.