CreoImpresa traino per 10 nuove attività in Provincia

25 luglio 2016 | 15:37
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CreoImpresa traino per 10 nuove attività in Provincia

Ecco settori, genere, provenienze e fasce d’età di chi si mette in gioco

Imperia. Ben 49 domande presentate, 35 i colloqui orientativi affrontati mentre 8 sono state le imprese finora costituite (iscritte in CCIAA) e 2 sono in corso di creazione. Il motore imprenditoriale sulla nostra zona pare acquisire fiducia. A far da traino la Camera di Commercio di Imperia  oggi CCIAA RIVIERE DI LIGURIA Imperia La Spezia Savona  che, in collaborazione con Filse e col finanziamento per € 27.266,00 del Fondo Perequativo Unioncamere 2014, ha attivato il Progetto CreoImpresa.

Giovani, donne, stranieri e idee innovative. A queste sfere CreoImpresa ha voluto essere d’aiuto attraverso colloqui, seminari, svolti a Sanremo e Imperia nell’intento di diffondere la cultura di impresa e mappare le opportunità imprenditoriali della provincia di Imperia nel risalto delle reti, della green economy e della legalità. Oltre a questo anche un percorso formativo di 30 ore frequentato da 18 partecipanti, un’assistenza individuale a 12 partecipanti per la redazione di un piano d’impresa puntato al business plan e 2 ore di assistenza per la costituzione e 24 ore di mentoring.

Non solo, poiché due aziende fresche di costituzione – una a Imperia e l’altra a Bordighera – hanno potuto beneficiare dell’affiancamento di esperti in grado, con i loro consigli e competenze, di ottimizzare le giovani attività.  Inoltre, è stato dedicato un finanziamento in voucher di massimo 1500 euro a fondo perduto per le prime spese e un facile accesso al microcredito: misure, queste, finanziate con risorse camerali.

Le domande hanno riguardato per il 44 % il settore commerciale, il 24% la somministrazione, scendendo al 16% interessato ai servizi, il 12% all’artigianato e il 4% all’agricoltura. Variegata anche la cittadinanza dei proponenti per la maggior parte italiani (88%) seguiti dai romeni (8%), dagli albanesi e dai francesi (2%). Le donne a presentare domanda sono state il 39% del totale contro, ovviamente, il 61% del genere maschile.

Impresa vuol dire speranza nel domani. Per questo i giovani tra i 18 e i 35 anni si sono evidenziati come la fetta più ampia di proponenti (36%) seguiti per il 27% da persone di mezza età (36/50 anni). Più tiepidi, ma pur fiduciosi, gli ultracinquantenni (10%).