Commercio, M5S: “Ennesimo regalo alle lobby della grande distribuzione”
28 luglio 2016 | 19:48

Il MoVimento 5 Stelle ha votato contro il DDL 94 di Rixi e Toti
Genova. “Un no su tutta la linea alla Grande distribuzione organizzata e al Testo Unico del Commercio, che della GDO è simbolo ed emblema, e che, nonostante alcuni miglioramenti, si prepara a condannare definitivamente a morte il piccolo commercio in Liguria, degradando i quartieri, depauperando la qualità della vita e dei prodotti, annientando salute e diritti dei lavoratori”.
Lo dicono i portavoce del MoVimento 5 Stelle in Regione Liguria, che oggi in Aula hanno espresso voto contrario al DDL 94 firmato da Rixi e Toti, presentando una serie di emendamenti correttivi, tutti respinti dalla Giunta.
“La qualità della vita delle persone è più importante della libera concorrenza – attacca Alice Salvatore – Il territorio e l’ambiente vengono prima di tutto. Per questo non è accettabile dato l’alto consumo di suolo già perpetrato in Liguria, un Testo sul commercio che preveda nuovi grandi insediamenti commerciali, anche in aree fortemente urbanizzate, visti gli effetti devastanti di questi sulla qualità della vita”.
Andrea Melis spiega il motivo del voto contrario al decreto sul commercio.
“La logica dei criteri è potenzialmente condivisibile, bisogna poi però valutare i criteri nel merito – ragiona il portavoce M5S – Con tutti i nostri emendamenti in Aula abbiamo provato ad alzare l’asticella del provvedimento, ma ci sono stati tutti respinti. Preso atto di questo, non abbiamo potuto far altro che votare contro”.
“Il mercato della grande distribuzione ormai è saturo – chiude Marco De Ferrari, relatore di minoranza del MoVimento 5 Stelle sul testo – perché non si generano posti di lavoro, ma si ‘precarizza’ ancora di più il lavoro privato, con personale dipendente trattato come un mero strumento di lavoro e non come persona. Le liberalizzazioni di Monti hanno offerto su un piatto d’argento la possibilità alla GDO di agire sulla pelle dei lavoratori dipendenti e del piccolo commercio di vicinato”.