Coldirodi tenta la rostellata da Guinnes: si attende l’esito da Londra
1320 rostelle, 11 “re degli arrosticini” e una rostelliera lunga 22 metri
Sanremo. Di fronte a una popolatissima piazza San Sebastiano, ieri sera Coldirodi ha tentato una rostellata da record: 1320 rostelle, 11 “re degli arrosticini” e una rostelliera lunga 22 metri per entrare nel Guinnes dei Primati. La titanica impresa, in cui i cuochi amatoriali hanno dovuto cuocere contemporaneamente le numerosissime rostelle, pare essere riuscita. La decisione spetta tuttavia a Londra dove ha sede il Guinness World Records – GWR e dove gli organizzatori presto invieranno il materiale, foto e documenti, raccolto durante la serata da un apposito tecnico.
Al momento sul prestigioso libro che raccoglie tutti i record del mondo, da quelli naturali a quelli umani, non compare un simile primato. Qualcosa di uguale era stato compiuto cinque anni fa ad Albenga senza però dare buoni risultati. Se la società inglese riterrà positivo il risultato della rostellata di Coldirodi, gli organizzatori, la Famija Colantina in collaborazione al Coldirodi Drink Man, riceveranno un certificato che riconoscerà l’impresa compiuta.
“In ogni caso – come spiega l’ideatore e presidente della Famija Colantina Nicolas Ravotti – “la rostella e’ stata un successo. Sono intervenuti in tantissimi, circa 500 persone, e sono state vendute piu’ di 7000 rostelle. Siamo molto orgogliosi non solo per l’impresa ma anche per il fatto che siamo riusciti a celebrare i tanti abruzzesi che da decenni risiedono a Coldirodi“.
Le rostelle infatti sono spiedini di carne di pecora tipici della cucina abruzzese, ormai entrati di diritto nella cucina ligure e prevalentemente nell’entroterra di Ponente con la variante della carne di capra. Le rustelle, arrustelle, rrust oppure rrustell come vengono chiamate a seconda delle zone, sono diventate il “piatto” caratteristico delle sere d’estate trascorse con amici e familiari in Riviera. E tutto cio’ grazie a quegli abruzzesi che nel corso del ‘900 sono emigrati dalla loro terra scegliendo di vivere in Liguria, in particolare nella frazione sopra Sanremo.
Prima dell’inizio dell’evento, a cui era anche presente il sindaco Alberto Biancheri, tutti i partecipanti si sono raccolti in un minuto di silenzio per commemorare le vittime della strage di Nizza avvenuta la notte del 14 luglio, esprimendo vicinanza e solidarietà alla Francia: “Avevamo pensato di rinviare la rostellata”, spiega ancora Ravotti, “ma ritenendo che per combattere questi tristi eventi occorre non farsi condizionare e continuare a condurre una vita normale, siamo stati tutti concordi nel confermarne lo svolgimento”.